Alena Seredova conosce Giovannino, il piccolo che è stato abbandonato a Torino a causa dell’ittiosi arlecchino. Proprio in merito alla malattia, ha raccontato dei retroscena sulla sua infanzia.

Una malattia non semplice da gestire l’ittiosi arlecchino, ma che di certo non giustifica l’abbandono di un bambino: è quello che è successo al piccolo Giovannino, abbandonato a Torino dai suoi genitori che non se la sono sentita di prendersi cura di lui.

Una brutta storia che ha toccato il cuore a tutti, e in particolar modo ad Alena Seredova, che conosce il bambino in prima persona grazie alla sua attività di volontariato che svolge presso il Sant’Anna; ma l’attrice e modella non ha solo avuto modo di conoscere Giovannino e prenderlo in braccio, ma anche vissuto una situazione molto simile alla sua.

Alena Seredova: l’infanzia e la malattia sospetta

Quando nacque a Praga, anche la Seredova fu considerata a rischio di ittiosi Arlecchino. Si tratta di una malattia terribile e che fa apparire la pelle come se fosse ricoperta tutta da squame, ad oggi impossibile da curare.

Alena Seredova
Alena Seredova

«A Praga, i medici pensavano che avessi l’ittiosi anch’io», ha raccontato la Seredova a Il Corriere della Sera: «Quando mio padre mi vide nella culla dell’ospedale, tutta coperta di squame, fece un balzo all’indietro per lo spavento, poi cominciò a piangere».

Alena, alla nascita, aveva la pelle secca e squamosa. Questo allarmò i medici, che la sottoposero a diversi trattamenti per idratarle la cute. Fortunatamente per lei, alla fine, il rischio ittiosi fu scampato: la piccola aveva la pelle asciutta poiché era stata troppo in pancia, ben 42 settimane.

«Dissero a mia madre che sarei sempre stata male, che non avrei potuto prendere il sole», ha aggiunto. Ma alla fine nel corso della sua vita Alena non ha mai più avuto problemi cutanei, scongiurando definitivamente ogni possibilità di avere un qualche problema alla pelle.

Alena Seredova e il rapporto con Giovannino

Alena, poi, ha raccontato del suo rapporto con Giovannino, conosciuto proprio all’Ospedale Ostetrico Ginecologico Sant’Anna a Torino, città in cui vive da quando si trasferì con il suo ex Gigi Buffon.

«Mi hanno presentato questo cucciolo, mi hanno raccontato la sua storia e vederlo è stato un momento molto forte […] Non sembrava sofferente, non piangeva. Si vedeva che era curato con amore», ha dichiarato la modella, aggiungendo anche che non se la sente di giudicare i genitori per averlo abbandonato.

Infine, la Seredova ha concluso con un messaggio di speranza, augurandosi di non rivederlo la prossima volta che andrà in ospedale: già, perché questo significherebbe che il piccolo Giovannino avrebbe trovato una famiglia in grado di prendersi cura di lui.

DONNAGLAMOUR ULTIM'ORA

ultimo aggiornamento: 8 Novembre 2019 13:00


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