Victoria Cabello stronca Michele Morrone: “Come attore è un cane”. La reazione di Roberto Bolle diventa virale.
Nelle ultime ore sta facendo molto discutere il post di Michele Morrone che, dopo l’intervista a Belve, si è concesso un duro sfogo contro il settore cinematografico italiano, scagliandosi anche contro alcuni colleghi attori. Il post ha immediatamente scatenato una grande polemica che è andata anche oltre la dimensione social, tanto da spingere l’attore a cancellare il post e a chiedere scusa.
Ma ciò non è bastato per placare la polemica, e tra le tante personalità dello spettacolo che hanno voluto dire la loro c’è anche Victoria Cabello che, in un’intervista a Roberto Bolle, ha rivelato senza mezzi termini cosa pensa dell’attore di 365 giorni. Scopriamo che cosa ha detto.

Victoria Cabello contro Michele Morrone: il video diventa virale
Durante l’intervista a Roberto Bolle avvenuta all’Università Cattolica di Milano, la celebre conduttrice Victoria Cabello ha chiesto al ballerino: “Tu hai dichiarato che se non avessi fatto il ballerino avresti fatto l’attore o il nuotatore. Ma più attore o nuotatore?“. Bolle ha risposto “Il ballerino“, e a quel punto la Cabello lo incalza con la sua solita ironia: “Saresti più bravo o meno bravo di Morrone, che dalla Fagnani ha detto di essere il più bravo di tutti?“.
Ma il commento che non è passato inosservato, e che ha reso lo scambio immediatamente virale sui social è stato: “Per me lui è un cane“.
Victoria Cabello vox populi!!!pic.twitter.com/NYw6YcIi4o
— LaBaristaAlcolizzata🥂 (@miniri77) May 22, 2025
Roberto Bolle ride, il pubblico applaude
La risposta di Bolle è stata una risata complice, accolta calorosamente dal pubblico presente. Il siparietto, catturato in un video pubblicato da Alanews, ha immediatamente acceso il dibattito online, alimentato anche dalle controverse dichiarazioni di Morrone durante l’ultima puntata del programma “Belve”.
L’attore aveva infatti sostenuto, con presunzione, che solo Alessandro Borghi fosse più bravo di lui e aveva criticato duramente il mondo del cinema italiano, accusandolo di elitismo, ipocrisia politica e pregiudizi nei confronti di chi non segue certi percorsi formativi o ideologici.