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Silvia Romano ha condiviso un post sui suoi profili social in cui ha chiesto ai suoi amici di non arrabbiarsi per i messaggi d’odio indirizzati contro di lei.
Il 9 maggio, dopo oltre 18 mesi di prigionia, Silvia Romano è stata liberata. La notizia della sua liberazione ha diviso l’opinione pubblica, e c’è chi ne ha gioito e chi invece ha insultato la coopertante per la sua decisione di aderire alla fede islamica e per il presunto riscatto che lo Stato avrebbe pagato ai suoi rapitori.
Dopo giorni di silenzio la stessa Silvia Romano ha scritto un messaggio via social dove ha ringraziato i suoi amici per il calore con cui hanno accolto la notizia della sua liberazione, e li ha invitati a non arrabbiarsi per cercare di difenderla. “Vi chiedo di non arrabbiarvi per difendermi il peggio per me è passato. Godiamoci questo momento insieme. Vi abbraccio tutti virtualmente forte e spero di farlo presto anche dal vivo. Vi voglio bene”, ha scritto la ragazza.
Silvia Romano: il primo post via social
Una vera e propria catena d’odio si è scatenata contro Silvia Romano, tant’è vero che la procura starebbe vagliando la possibilità di far avere alla ragazza una scorta (nelle scorse ore sarebbero state lanciate delle bottiglie di vetro contro la finestra da cui qualche giorno fa, dopo il suo ritorno a casa, Silvia si era affacciata). Ora è stata lei stessa a commentare in qualche modo l’episodio, chiedendo ai suoi amici di non arrabbiarsi per difenderla perché per lei “il peggio è passato”. I profili della cooperante sono stati resi privati ma il messaggio ha fatto in poche ore il giro dei social.
In tanti hanno avuto da ridire per la conversione di Silvia Romano alla fede islamica e per il denaro del presunto riscatto che lo Stato avrebbe versato ai terroristi per la sua scarcerazione. Finora la giovane non ha parlato pubblicamente della sua prigionia e in tanti, vedendola sorridente all’aeroporto di Ciampino dopo l’atterraggio, non hanno perso occasione per insultarla. Sulla questione si sono espressi anche Vittorio Sgarbi e il deputato della Lega Alessandro Pagano.
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