“Avevo paura di non risvegliarmi”: Rosanna Banfi racconta la sua battaglia contro il tumore

“Avevo paura di non risvegliarmi”: Rosanna Banfi racconta la sua battaglia contro il tumore

Rosanna Banfi racconta il ritorno del tumore, la paura prima dell’anestesia e il pensiero rivolto alla nipotina Matilde. Il suo racconto più intenso e commovente.

Nelle ultime settimane Rosanna Banfi, figlia dell’attore Lino Banfi, è tornata a parlare della nuova pagina complessa della sua vita personale, dopo il ritorno del tumore. L’attrice ha scelto di condividere ciò che ha vissuto negli ultimi mesi, tra timori, speranza e un legame familiare che si è rivelato la sua forza più grande. Rosanna si è aperta parlando di una sfida che ha rimesso tutto in prospettiva, rivelando nuovi dettagli sulla malattia.

La scoperta del nuovo tumore e l’operazione

Sulle pagine del settimanale Gente, Rosanna Banfi è tornata a raccontare il percorso che ha dovuto affrontare dopo una scoperta inaspettata arrivata a distanza di sedici anni dalla guarigione dal cancro al seno. “A 16 anni dal tumore al seno, tramite una tac ho scoperto di avere “un’opacità a vetro smerigliato”, ossia un adenocarcinoma al polmone destro”, ha spiegato.

La diagnosi, fortunatamente, è arrivata in una fase contenuta della malattia. “Era circoscritto, sono stata operata per rimuoverlo e, al momento, pare non ci siano metastasi o linfonodi compromessi”.

Un intervento tempestivo, sostenuto dalla vicinanza dei familiari, che ha permesso a Rosanna di affrontare il tutto con grande lucidità e determinazione. In questo percorso, però, un ruolo speciale lo ha avuto una presenza piccolissima e fondamentale.

Rosanna e Lino Banfi – www.donnaglamour.it

Il pensiero di Rosanna Banfi prima dell’anestesia 

Il momento più delicato, racconta Rosanna Banfi, è arrivato poco prima dell’operazione. “Stavolta, prima dell’anestesia, avevo il terrore di non risvegliarmi. I medici, vedendomi davvero tesa, mi hanno suggerito: “Pensi a qualcosa di bello”. E io l’ho fatto”. Il suo pensiero è andato subito alla nipotina Matilde: “Ho pensato a Matilde, a quando saluta con la manina, e mi sono commossa”.

Proprio la piccola, che ha da poco compiuto un anno, è diventata una luce in un periodo complicato: “Essere qui oggi, festeggiare il suo primo anno di vita, è importante per tutti noi… Mia nipote è la bimba del miracolo”.

Anche accettare il ruolo di nonna, confessa, non è stato semplice all’inizio: “Sulle prime essere considerata nonna mi faceva rabbrividire… Io mi vedo più sprint, non così vecchietta. Ma sono felicissima. E in questo momento complicato per me, Matilde è una boccata di aria fresca”.

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