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MalAmore: intervista a Simone Susinna, nel cuore oscuro di Nunzio

Simone Susinna sul set di "MalAmore", il film d’esordio di Francesca Schirru in uscita l’8 maggio 2025.

Dall’8 maggio arriva nelle sale italiane “MalAmore”, l’intenso esordio alla regia di Francesca Schirru che intreccia crime e melodramma in un racconto tanto crudele quanto emozionante.

Il film, prodotto da Altre Storie con Rai Cinema, esplora le dinamiche tossiche delle relazioni attraverso la lente della criminalità organizzata, con un cast che include Giulia Schiavo, Simone Susinna, Antonella Carone e Simon Grechi.

Al centro della trama troviamo Mary, giovane donna intrappolata in una relazione malata con il pregiudicato Nunzio, che dal carcere continua a gestire i suoi traffici illeciti e non accetta l’idea di essere abbandonato. Il desiderio di libertà della protagonista si scontrerà con l’orgoglio ferito dell’uomo, in un mondo dove amore e amicizia diventano le uniche forze capaci di opporsi alla logica del potere e della sopraffazione.

Simone Susinna nel ruolo di Nunzio

Abbiamo incontrato Simone Susinna, già noto al grande pubblico per la trilogia “365 giorni”, che nel film interpreta il complesso e tormentato personaggio di Nunzio. Un ruolo sfidante che ha richiesto all’attore un’intensa preparazione per esplorare le radici di un comportamento tossico che rispecchia, seppur in forma estrema, dinamiche purtroppo sempre più diffuse nelle relazioni contemporanee.

Simone, interpretare un personaggio come Nunzio deve essere stata una sfida. Come ti sei preparato per entrare nei panni di un uomo così complesso?

È stata una preparazione intensa, sia fisica che psicologica. Per comprendere la mentalità di Nunzio ho lavorato molto sulla sua psicologia, sul suo bisogno ossessivo di controllo che nasce da profonde insicurezze. Ho voluto esplorare le radici del suo comportamento tossico, per capire le motivazioni che ci potessero essere dietro al suo comportamento. Francesca Schirru è stata fondamentale in questo processo, aiutandomi a trovare le sfumature di un uomo che usa il potere e la paura come unici strumenti di relazione. Fisicamente, ho lavorato per costruire una presenza intimidatoria ma credibile, qualcosa che comunicasse pericolo anche solo con uno sguardo.

Nel film esplori una relazione tossica, un tema purtroppo molto attuale. Cosa speri che il pubblico colga da questa storia?

Spero che il pubblico riesca a vedere oltre la cornice criminale e riconosca le dinamiche malate che possono instaurarsi in qualsiasi relazione. ‘MalAmore‘ parla di come l’amore possa essere distorto fino a diventare possesso, controllo, paura. Il personaggio di Mary trova il coraggio di spezzare queste catene e credo sia un messaggio potente per chiunque si trovi intrappolato in situazioni simili. La storia è ambientata nel contesto della criminalità organizzata, ma le dinamiche relazionali che racconta sono universali. Mi auguro che il film possa essere uno specchio in cui riflettere sulle proprie relazioni e sul confine sottile tra amore e ossessione.”

Lavorare con una regista esordiente come Francesca Schirru che esperienza è stata?

Sorprendente e stimolante. Francesca ha una visione cinematografica straordinariamente chiara nonostante sia il suo primo lungometraggio. Sul set ha creato un’atmosfera di fiducia reciproca che mi ha permesso di migliorarmi. La sua sensibilità nell’esplorare le relazioni umane è rara, riesce a mostrare la complessità dei personaggi senza mai giudicarli. Abbiamo costruito Nunzio insieme, scena dopo scena, cercando sempre di non cadere nello stereotipo del ‘cattivo’. Questo è possibile solo quando un regista sa esattamente cosa vuole raccontare“.

Riproduzione riservata © 2025 - DG

ultimo aggiornamento: 5 Maggio 2025 17:49

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