“Spiavo il suo cellulare. Ecco cosa accadeva”: la Pascale svela tutto

“Spiavo il suo cellulare. Ecco cosa accadeva”: la Pascale svela tutto

Francesca Pascale e l’inedito retroscena legato alla sua vita e al passato con Silvio Berlusconi. Le parole a ‘Maschio Selvaggio’ su Rai Radio 2.

Ha da poco confermato la propria intenzione di non avere più relazioni impegnative ma solo “fugaci”. Evidentemente le sue esperienze di vita l’hanno portata a questo. Stiamo parlando di Francesca Pascale che a ‘Maschio Selvaggio’ su Rai Radio 2 con Nunzia De Girolamo ha raccontato alcuni episodi inediti legati anche al suo rapporto con il compianto Silvio Berlusconi.

“Spiavo il suo cellulare”: il racconto di Francesca Pascale

Intervenuta nel corso della trasmissione ‘Maschio Selvaggio’ con la De Girolamo, Francesca Pascale non ha nascosto alcuni retroscena legati alla sua vita sentimentale. In particolare all’imporrtante storia d’amore vissuta con Silvio Berlusconi. “Io spiavo il cellulare di Silvio Berlusconi per vedere se qualcuno gli scriveva”, ha confessato la donna.

Silvio Berlusconi Francesca Pascale – www.donnaglamour.it

“Non era ancora la generazione degli smartphone, era ancora il vecchio Samsung. Vedevo questa lucina dai pantaloni che brillava e già capivo chi era. Pensa che inferno, un disastro”, ha aggiunto. La Pascale ha ammesso di aver avuto anche l’intenzione di assoldare un investigatore privato: “La persona da seguire era Silvio Berlusconi. Questo signore disse: ‘vabbè signora, non la posso più aiutare perché il presidente del Consiglio non si può seguire'”.

La relazione vissuta e il “tradimento”

Curioso anche il passaggio dell’intervista in cui la Pascale ha svelato come andassero le discussioni tra lei e Berlusconi: “Era abilissimo, riusciva a dare la colpa a me, a farmi sentire in colpa anche quando la colpa non era mia. Un grande comunicatore”. E infine il dettaglio sul “tradimento”. La donna ha rivelato, infatti, una battuta che il compianto ex Premier diceva: “Poi aveva la tradizione di dire sempre: ‘Mi raccomando, oltre i mille chilometri non è più tradimento‘”.