Figli di Nino Benvenuti: la biografia, la carriera, la vita privata e tutte le curiosità su Stefano, Macrì, Giuliano, Francesco e Soraya.
Il 20 maggio 2025 è scomparso, all’età di 87 anni, Nino Benvenuti, uno dei più grandi pugili che l’Italia abbia mai avuto. Campione del mondo dei pesi medi di pugilato e medaglia d’oro ai Giochi olimpici di Roma, è scomparso proprio nella Capitale dopo una lunga malattia che ha posto fine a una vita fatta di tante gioie e anche molti dolori. Scopriamo insieme tutte le curiosità che conosciamo sui figli di Nino Benvenuti, con cui l’ex pugile ebbe per molti anni un rapporto difficile.
Figli di Nino Benvenuti: la biografia
Nel corso della sua lunga vita, Nino ebbe diverse storie d’amore, impreziosite da cinque figli (quattro naturali e uno adottivo). Si sposò per la prima volta nel 1961 con Giuliana Fonzari, madre di Stefano, Macrì, Giuliano e Francesco. Prima di separarsi, Nino e Giuliana decisero di adottare anche una quinta figlia, Soraya, di origini tunisine. Era il 1971.
Sulla biografia dei cinque figli di Nino Benvenuti non conosciamo però molti dettagli. Non sappiamo quale sia la loro data di nascita precisa, né quale sia il loro segno zodiacale. Sappiamo però che il primogenito, Stefano, nato nel 1962, è scomparso prematuramente nel 2020, a soli 58 anni. Dopo un periodo complicato, segnato anche da diversi problemi giudiziari, l’uomo decise infatti di farla finita e di suicidarsi, lasciando un vuoto enorme nel cuore di Nino e dell’intera famiglia.
Va comunque aggiunto che Nino ebbe anche un’altra figlia, Nathalie, nata dalla relazione con Nadia Bertorello e riconosciuta solo dopo molti anni. Tra l’altro, la storia di Nino e Nadia venne ufficializzata tramite un matrimonio nel 1998, officiato da Gianfranco Fini, amico dell’ex pugile.
Si trattava però di un amore di lungo corso: i due si erano conosciuti già nel 1967, ma non avevano potuto vivere la loro storia alla luce del sole a causa del matrimonio di Nino con Giuliana e della sua necessità di rimanere un marito esemplare, per non intaccare anche la sua carriera sportiva.
Figli di Nino Benvenuti: la carriera
Se sulla biografia dei cinque figli di Nino Benvenuti non abbiamo molte informazioni, ancora meno ne abbiamo sulla loro carriera. Sappiamo pochissimo della vita professionale degli eredi del compianto pugile.
Quello di cui si sono conosciuti, nel corso degli anni, più dettagli, è sicuramente Stefano. L’uomo venne trovato morto in un bosco sull’altopiano del Carso, mentre era ai domiciliari a causa del Covid, impegnato comunque a scontare una pena detentiva di quattro anni per furto di gioielli ai danni dell’ex compagna.
La vita privata
Anche sulla vita sentimentale dei figli di Nino Benvenuti le informazioni non sono molte. Sappiamo che Stefano era sposato e aveva un figlio, ancora minorenne al momento del suo suicidio.
Diverso il discorso per gli altri figli dell’ex pugile nativo dell’Istria. Il rapporto con i suoi eredi, soprattutto quelli nati dalla relazione con Giuliana, è stato infatti sempre difficile, come confessato dallo stesso Benvenuti in un’intervista al Corriere della Sera: “Non li vedo, non li sento, non mi vogliono parlare. Lei me li ha messi contro. Ho nipoti che non conosco e penso che, anche se non sono stato un buon padre, potrei ancora essere un buon nonno“.
Parzialmente diverso il discorso per quanto riguarda il rapporto con Nathalie: “Con Nadia non ci sentimmo, non ci parlammo, non ci chiarimmo dopo la rottura. So che mia moglie le offrì di tenere con noi la bambina e che Nadia non volle e se ne andò in Francia dal fratello. Partorì Nathalie, che non vidi mai, finché non mi cercò, nell’88. Era stata cresciuta con intelligenza, sua madre non le aveva mai parlato male di me. All’inizio, non voleva neanche farsi riconoscere“.
2 curiosità sui figli di Nino Benvenuti
– Stefano Benvenuti veniva descritto come un uomo “irrequieto” e “fragile“.
– Sui social network i figli di Nino Benvenuti non sembrano avere alcun account ufficiale. Non è possibile risalire ai loro profili, considerando anche alcuni casi di omonimia.
