La malattia del figlio Giacomo è per Elena Santarelli un qualcosa difficile da superare. La showgirl ha ammesso di essere sotto terapia.

Il cuore di una mamma può amare in tantissimi modi ma allo stesso modo può anche soffrire in egual misura: è quello che ha accaduto a Elena Santarelli, showgirl, che a distanza di un anno ancora si commuove a parlare della malattia che ha colpito il figlio Giacomo. Per esorcizzare questo dolore e per aiutare le mamma che si trovano, o si sono trovate, nella sua stessa condizione, Elena Santarelli ha deciso anche di scrivere un libro, Una mamma lo sa, i cui ricavati saranno destinati all’associazione Heal, che da tempo sostiene la ricerca per la neuro-oncologia pediatrica.

Nonostante il coraggio, nonostante la lotta, nonostante il fatto di essere costantemente sotto i riflettori, c’è chi ha sempre pronto un commento negativo, una critica. Come se essere belli e ricchi non desse mai il diritto di soffrire, neanche per il proprio figlio.

Elena Santarelli: “Mi sentivo Wonder Woman e invece..”

Il figlio di Elena Santarelli e di Bernardo Corradi, Giacomo, è in follow up, come annunciato dalla showgirl su Instagram. In gergo vuol dire che è sotto osservazione dopo essere riuscito a sconfiggere la malattia. Un vero e proprio miracolo per i genitori, anche se la Santarelli non riesce a essere serena del tutto. A rivelarlo, infatti, è stata lei stessa durante un’intervista che ha rilasciato al settimanale F:

“Chi ti dice di lasciarsi tutto alle spalle non sa di che cosa sta parlando, non ha vissuto la malattia. [..] Quando Giacomo era sotto terapia, volevo fare tutto da sola, mi sentivo Wonder Woman. Il mio unico pensiero era andare avanti, sembravo dopata. Poi c’è stato il crollo e ho capito di aver bisogno di aiuto. [..] Ripercorrere alcune vicende mi ha fatto male, per questo, e non mi vergogno a dirlo, sto seguendo una terapia psicologica. Si chiama Emdr e si basa sul movimento degli occhi tra la psicoterapeuta e il paziente per elaborare il dolore”.

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Quando vi ho resi partecipi del problema che ci ha colpiti ho anche promesso che quando sarebbe arrivata la tanto attesa comunicazione della fine delle cure l'avrei condivisa con tutti voi. Ecco quel giorno è arrivato: Giacomo finalmente è in “follow up"! Pochi giorni fa ha fatto la sua ultima terapia e i vari controlli hanno dimostrato che il nostro bellissimo bambino ha vinto questa battaglia. Oggi voglio testimoniare una storia a lieto fine per dare speranza a tante famiglie che ancora lottano o che si troveranno a lottare. Giacomo ha vinto la sua battaglia su un tumore cerebrale maligno e solo ora voglio condividere questo particolare, sperando possa infondere positività a molte famiglie, ma ricordando che ogni bambino ha la sua storia e il suo percorso. Quando si affronta un percorso così a volte non respiri dopo aver sentito altre storie. Il mio consiglio è quello di vivere la propria storia senza fare troppi confronti, affidandosi ai medici che hanno in cura in nostri bambini. Ci sono tante persone da ringraziare, iniziando dalla dottoressa Angela Mastronuzzi che con umanità e professionalità ci ha accompagnati in tutti questi mesi facendoci sentire meno soli (vorrei dirti molte più cose ma non mi basta un post). Vorrei ringraziare tutta l'equipe di neuro-oncologia e in particolare la dottoressa Antonella Cacchione che ci ha seguiti nel percorso in Day Hospital con amore e sensibilità e le dottoresse del reparto (Francesca del Bufalo e Iside Alessi). La mia gratitudine va anche alla caposala del reparto di neuro-oncologia, Adele Ripà e a tutti i suoi splendidi infermieri che non ho mai visto seduti, sempre pronti a scattare e a prestare aiuto con il sorriso così come alla caposala del Day Hospital Elsa Bianchini e alle sue infermiere che con molta pazienza ogni giorno stanno dietro ad una media di 100/130 pazienti al giorno. Un grazie va alla dottoressa Evelina Miele che mediante il profilo di metilazione eseguito all'Ospedale Bambino Gesù, ha aiutato i patologi a classificare il raro tumore che ha colpito Giacomo. Il mio grazie va anche al reparto di neurochirurgia, al primario dottor Carlo Efisio Marras, al dottor Andrea Carai ..segue altro post

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Elena Santarelli: “Piango tutte le mattine..”

Nonostante il peggio sia passato, inoltre, Elena Santarelli ha ammesso di avere, ancora, dei momenti in cui riaffiora tutto quel dolore provato:

“L’ultima volta che ho pianto? Lo faccio ogni mattina dopo averlo accompagnato a scuola. Non mi sembra vero che stia di nuovo bene. [..] Siamo nella fase ‘Follow up’, quindi per i prossimi cinque anni dobbiamo comunque fare controlli, ma l’ottimismo non ci mancherà mai”.

DONNAGLAMOUR ULTIM'ORA

ultimo aggiornamento: 1 Novembre 2019 12:32


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