La vita cambiata dopo la diffusione di contenuti intimi privati: Diletta Leotta racconta i dettagli mai svelati prima e come ha affrontato tutto.
In veste di Ambassador Meta, Diletta Leotta aveva parlato poco tempo fa di sextortion. Ora, il volto DAZN ha deciso di raccontare ulteriori dettagli che la riguardano da molto vicino ricordando quanto subito in prima persona alcuni anni fa, in relazione alle sue foto intime private che sono state diffuse online e che, senza giri di parole, le hanno cambiato la vita.
Diletta Leotta e le foto intime diventate pubbliche
Intervistata da Vanity Fair, Diletta Leotta ha raccontato quanto provato anni fa quando è stata al centro dello scandalo foto intime che l’ha vista coinvolta come vittima. “Mi sono sentita paralizzata, violata nella mia identità e nella mia libertà”, ha detto la conduttrice DAZN che ricorda perfettamente gli attimi nei quali tutto è iniziato.
“Sì, ero a casa e ho ricevuto un messaggio da un’amica: ‘Hai visto le foto che stanno girando in rete?’. Io non sapevo nulla. Sono andata a cercare su Google e intanto il mio telefono ha iniziato a impazzire. Avevano rubato alcune immagini intime e, insieme a quelle, diffuso anche il mio numero di telefono in una cartella su Dropbox […]”. “Mi sono sentita paralizzata: fragile e violata nella mia identità, nella mia libertà, nella mia privacy. Cosa ho provato? All’inizio totale sconforto, un senso di solitudine incredibile. Non sapevo cosa fare. Poi ho trovato il coraggio di andare alla polizia postale a denunciare.
“Pensavo che la mia vita fosse finita”
La Leotta ha poi aggiunto come abbia affrontato gli step successivi: “A 23 anni non hai i mezzi per affrontare una cosa simile. Pensavo che la mia vita fosse finita. È stato difficile, ma parlarne mi ha aiutato: raccontare quella ferita è stato il primo passo per guarire”, le sue parole. E ancora: “È stato difficile, ma parlarne mi ha aiutato: raccontare quella ferita è stato il primo passo per guarire”.
Diletta ha ribadito come sia stato “difficilissimo” soprattutto “raccontare un dolore così intimo è complicato ancora adesso. Ma oggi mi sento molto più forte. Sono orgogliosa di quella ragazza di 26 anni che ha trovato la forza di reagire, anche se non pensava di averla. Oggi sono la donna che sono anche grazie a quella forza”.
