Ori Hofmekler nel suo libro The Warrior Diet propone la dieta del guerriero come regime alimentare per risvegliare il metabolismo

Dieci anni fa circa Ori Hofmekler mise a punto una nuova dieta che pubblicò nel suo libro The warrior diet: la dieta del guerriero si basa sull’alternare ogni giorno una fase di sotto-alimentazione ad una di sovra-alimentazione con lo scopo finale di riuscire a risvegliare l’istinto primordiale ovvero risvegliare il metabolismo e ritrovare forza e vigore. Nella prima fase è importante limitare la quantità di cibo ingerita nelle prime venti ore della giornata: l’obiettivo è quello di depurare l’organismo ed eliminare le tossine. Nella seconda fase, quella della cena quindi, bisogna mangiare fino a quando non si è del tutto sazi.

Due fasi opposte e complementari

Nel corso della fase di sotto-alimentazione è necessario bere molto, per favorire la diuresi ed assicurasi un po’ di energia e calorie necessarie al corpo da succhi e centrifugati. L’ideale sarebbe consumare un estratto detossificante, depurativo e diuretico, come un frullato composto da ananas, spinaci, mela verde, sedano, limone e un pizzico di zenzero.

L’ananas è il frutto più indicato nel corso di questa fase in quanto regola la produzione dei succhi gastrici, drena e ha poteri antinfiammatori.

Nel corso della fase di sovra-alimentazione invece, è possibile mangiare fino a raggiungere il senso di sazietà senza restrizioni sulle quantità. Bisogna solo seguire tre piccole regole: scegliere cibi di gruppi alimentari diversi, mangiare fino al senso di sazietà, e iniziare il pasto con gli alimenti dal sapore più delicato.

L’ideale è iniziare il pasto con un’insalata mista di verdure fresche, che potrà essere seguita da un primo piatto di pasta, ed un secondo piatto proteico.

In conclusione, va da sé che la dieta del guerriero sia un regime alimentare molto diverso dalla dieta mediterranea con i suoi 5 pasti quotidiani, considerata ad oggi il modello nutrizionale più completo in merito al suo valore per il benessere quotidiano, la prevenzione e il rispetto della salute.

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ultimo aggiornamento: 20 Maggio 2016 12:21


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