Una nuova ondata di Covid potrebbe essere in arrivo nelle prossime settimane per colpa delle varianti: la previsione dell’Ema.

L’emergenza Covid non è terminata. Purtroppo ci troviamo ancora a dover fare i conti con una diffusione del virus piuttosto elevata in tutto il mondo, e che potrebbe diventare ancora più grave nelle prossime settimane. A causa dello sviluppo di nuove varianti, gli esperti prevedono infatti l’arrivo di una nuova ondata. Lo ha reso noto in un briefing con la stampa Marco Cavaleri, responsabile della strategia vaccinale dell’Ema, che ha lanciato l’allarme: “Nelle prossime settimane è prevista una nuova ondata di casi Covid legata a nuove sottovarianti di Omicron. La pandemia non è ancora finita“.

Nuova ondata di Covid in arrivo: la causa

Nonostante siano ormai pochissime le limitazioni a livello governativo e siano ancor meno, forse, le circostanze in cui resta obbligatorio indossare una mascherina, la pandemia è più “viva” che mai. E per questo motivo l’Ema invita a non abbassare la guardia. Le nuove varianti potrebbero infatti riportarci nelle prossime settimane nuovamente al centro di una vera e propria ondata.

Clienti al bar con mascherina
Clienti al bar con mascherina

La causa principale di una possibile nuova ondata sono le varianti che si stanno diffondendo in questi giorni, come la BQ1 (Cerberus) o la sottovariante B1.1. Anche se al momento non è possibile affermare se la malattia sarà più trasmissibile o meno a causa di queste nuove varianti, quel che è certo è che per ora questi nuovi ceppi hanno dimostrato una buona resistenza alla vaccinazione ed entro metà novembre o inizio dicembre dovrebbero diventare dominanti nel nostro Paese.

L’importanza della vaccinazione

Vero che le nuove varianti hanno dimostrato una maggior capacità di sfuggire all’immunità garantita dal vaccino, ma questo non vuol dire che il richiamo non possa rivelarsi utile. Anzi, Cavaleri nel corso del suo incontro con la stampa ha voluto sottolineare come sia importante, ora più che mai, sottoporsi alla vaccinazione, soprattutto se si rientra nelle categorie maggiormente a rischio in caso di contagio.

Conclude nel suo ragionamento il responsabile della strategia vaccinale: “Il virus è più veloce di quanto potremmo mai essere nell’adattamento dei vaccini. Dovremmo considerare l’adattamento dei vaccini solo quando la differenza tra i ceppi in circolazione e la composizione dei vaccini diventa maggiore“. Parole che fanno comprendere quanto sia difficile adeguarsi alla continua evoluzione di un nemico insidioso che possiamo tenere sotto controllo solo continuando a mantenere un atteggiamento di prudenza e di attenzione anche nella vita di tutti i giorni.

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ultimo aggiornamento: 27 Ottobre 2022 9:59


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