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Chi è Sayf, musicista e rapper che ha collaborato al brano ‘Sto bene al mare’ di Marco Mengoni

Trapper

Andiamo ad approfondire la conoscenza di Sayf: non solo rapper, di origine italo-tunisino, ma anche musicista di grande talento.

Il nome di Sayf si è messo in evidenza nella scena rap italiana, per la sua versatilità e per il rifiuto di aderire a canoni predefiniti, come quelli imposti dal rap di seconda generazione legato a contesti di marginalità. Ecco una panoramica su di lui, dal punto di vista umano e professionale.

Sayf: biografia e prime esperienza nella musica

All’anagrafe Adam Sayf Viacava, è nato il 23 marzo 1999 a Genova, sotto il segno dell’Ariete. la sua trascorso infanzia ed adolescenza le ha trascorse tra Genova e Santa Margherita Ligure. Figlio di madre tunisina e padre italiano, ha avuto modo di crescere con una duplice identità culturale, un elemento che ha finito per influenzare profondamente la sua musica.

Sin da ragazzo ha manifestato la sua predisposizione per la musica, iniziando a scrivere testi e suonando la tromba. Nello specifico, si è avvicinato alla musica nel corso dell’adolescenza, imparando a suonare la tromba, e sviluppando un interesse per il rap intorno ai 15 anni.

Una volta che ha iniziato a produrre la sua musica, ha spaziato tra generi diversi, dal reggae al metal, senza mai aderire ad un unico modello musicale. Dopo essersi imposto nella scena musicale genovese, si è distinto per un approccio non convenzionale, mescolando influenze diverse e proponendo testi personali, che esplorano la sua identità e le esperienze di vita. La sua musica si caratterizza per un tone of voice riconoscibile, e per un’attitudine alla fluidità, che gli permette di passare da uno stile all’altro con grande facilità.

La svolta nella sua carriera

Come rapper a mosso i primi passi che contano sulla scena musicale, grazie a diverse collaborazioni. Verso la fine del 2017, Sayf ha avviato una collaborazione con il produttore genovese Zero Vicious, noto per aver lavorato con artisti come Tedua e Vaz Tè. Insieme hanno preso parte al collettivo Luvre Muzik con: Guesan, Gorka e Tommi.

Nel 2019, ha poi pubblicato il suo primo album, “Sono Triste”, un progetto indipendente di 25 tracce con collaborazioni di membri di Luvre Muzik e Shank. Nello stesso anno ha presentato il mixtape “Everyday Struggle”.

Nel 2024, Sayf ha firmato con ADA / Warner Music e pubblicato l’EP dal titolo “Se Dio Vuole”, composto da nove brani che consolidano il suo stile. L’EP ha ricevuto l’attenzione degli addetti al lavoro, che ne hanno riconosciuto le grandi potenzialità di alternare sonorità e temi, movendosi tra testi introspettivi e ritmi più vivaci.

L’artista ha anche guadagnato grande visibilità con singoli come “Pachamama”, in collaborazione con Rhove, e “Chanelina Soubrette”. Nel corso del 2025, ha partecipato al brano Sto bene al mare di Marco Mengoni con Rkomi: un featuring che lo ha proiettato ulteriormente sotto i riflettori. Tra gli impegni del 2025 un tour in Italia, con data di debutto 11 aprile 2025 alla Santeria di Milano, e date finale nel mese di luglio 2025, con in scaletta i brani dell’EP “Se Dio Vuole”.

La vita privata di Sayf

Non si conoscono dettagli sulla sua situazione sentimentale. Sayf tende a mantenere la sua vita privata riservata, non facendone menzione né sui social né in interviste.

Dove vive?

È probabile che risieda ancora nella zona di Genova o nei dintorni, considerando che la scena musicale locale ha avuto un ruolo importante nella sua carriera musicale.

Curiosità sul rapper italo-tunisino Sayf

– Il suo Instagram propone principalmente contenuti musicali: annunci di nuovi singoli, EP, collaborazioni, clip musicali e video di performance live anche mentre suona la tromba. Non mancano poi foto e storie che riflettono il suo stile di vita, spesso legate alla sua estetica ed alla sua identità italo-tunisina. Inoltre i suoi post suggeriscono un legame forte con Genova e la Liguria, ma anche una curiosità per esperienze internazionali, come si vede nelle influenze musicali.

– La sua musica è caratterizzata da un mix di sonorità urban, melodie italiane e influenze internazionali come samba, cumbia e rap europeo. Il suo stile rap rappresenta un’evoluzione del genere, proponendo una narrazione più ampia e inclusiva, che riflette la complessità delle identità multiculturali in Italia

– La sua estetica distintiva, a partire dai caratteristici rasta lunghi, riflette la sua volontà di esprimere autenticità e spontaneità, rompendo con gli stereotipi del rap italiano spesso legati alla micro-criminalità o alla marginalità sociale.

– Intervistato da “Rolling Stone”, nel febbraio 2025, il rapper ha sottolineato di tenersi lontano dagli stereotipi dichiarando: “Credo che la cosa che si percepisca nella mia musica è che non c’è una reference. Il pubblico si accorge che quello che faccio è spontaneo. Io faccio le cose alla buona, ma non nel senso che le faccio a caso, nel senso che faccio quel che mi sento di fare, senza preclusioni mentali”.

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ultimo aggiornamento: 20 Giugno 2025 11:11

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