Chi è Ruggero Tita, campione di vela Nacra 17

La clamorosa carriera di Ruggero Tita iniziata quando era ancora un bambino: scopriamo insieme chi è il campione mondiale di vela Nacra 17!

Grandissimo appassionato di vela sin da quando è bambino, Ruggero Tita è campione mondiale appartenente alla squadra delle Fiamme Gialle. Giovanissimo, intraprendente e determinato: Ruggero è vincitore di numerosi premi ed è Velista dell’anno 2019. Grazie al suo successo, viene ospitato anche in televisione a Che Fuori Tempo Che Fa insieme a Caterina Banti, nonché campionessa di vela insieme al suo collega.

Scopriamo di più su di lui!

Chi è Ruggero Tita: la biografia

Nasce il 20 marzo 1992 a Rovereto, in provincia di Trento, sotto il segno dei Pesci. Ruggero è ancora un bambino quando scopre di avere una grande passione per la vela. A 8 anni si unisce all’Associazione Velica trentina e sin da subito capisce di essere molto portato per questo tipo di sport.

Inizia, così, una grande carriera da lui completamente inaspettata: a soli 12 anni vince il titolo di campione italiano, campione svizzero e campione europeo; dopo varie esperienze e una crescita professionale clamorosa, Ruggero diventa pluricampione italiano.

Nel 2016 rappresenta l’Italia ai Giochi Olimpici di Rio De Janeiro per poi entrare a far parte della Nacra 17, diventando campione del mondo.

Della sua vita privata non abbiamo informazioni, poiché anche sui social Ruggero non si espone più di tanto a riguardo! Quindi, non sappiamo se il campione mondiale sia innamorato o se sia ancora in cerca del vero amore…

Ruggero Tita: 3 curiosità sul campione di vela

-Ruggero è un tipo molto social: ha un profilo Instagram molto seguito in cui condivide maggiormente scatti e video della sua più grande passione.

-Il campione nella vita pratica anche altri sport, tra cui lo snowboard, snowkite, motoslitta, sci free style, downhill e freeride.

-Nonostante la passione per la vela occupi gran parte del tempo della sua vita, Ruggero è anche studente di Ingegneria Informatica presso l’Università di Trento.

Fonte foto: https://www.facebook.com/BeniaminoFranklin