Conoscete Rachele Regini? Ecco una panoramica sulla figlia di Maria Grazia Chiuri, nome iconico del panorama fashion internazionale.
Rachele Regini è la figlia di Maria Grazia Chiuri, celebre stilista italiana e direttrice creativa delle collezioni femminili di Dior dal 2016, ruolo da cui si è dimessa nel giugno 2025. Sua figlia ha invece proseguito come cultural advisor della maison. Madre e figlia hanno un legame stretto, che le ha viste non solo lavorare insieme per Dior, ma persino rivitalizzare il Teatro della Cometa di Roma.
Biografia e formazione di Rachele Regini
Nata a Roma nel 1996-1997, Rachele è cresciuta in un ambiente familiare legato alla moda: sua madre lavorava per Fendi quando nacque, mentre il padre, Paolo Regini, è un artigiano specializzato nella produzione di camicie. Rachele ha un fratello maggiore, Niccolò, di professione ingegnere.
Cresciuta a Roma fino ai 17 anni, si è trasferita a Londra per frequentare la Goldsmiths, University of London, dove ha conseguito una laurea in storia dell’arte. Si è laureata in un’università prestigiosa, per poi conseguire un master in genere, media e cultura presso il Goldsmiths, University of London.
Questi studi l’hanno resa critica verso l’industria della moda, spingendola ad interrogarsi sulle disuguaglianze di genere e sul suo impatto.
Di che cosa si occupa?
Dopo aver terminato il suo master, Rachele Regini si è trasferita a Parigi nel 2019, per aiutare sua madre, nello studio di design di Dior, lavorando anche come cultural advisor (consigliera culturale) della maison. Questo ruolo le ha permesso di collaborare strettamente con la madre, promuovendo progetti inerenti: moda, arte e femminismo.
Così si è fatta strada nella maison portando una prospettiva femminista nella casa di moda, lavorando con creative femminili come l’autrice nigeriana Chimamanda Ngozi Adichie, la cui frase cult: “We Should All Be Feminists” (“Dovremmo essere tutte femministe”) è apparsa in modo prominente su t-shirt Dior.
La passerella autunnale 2020 curata dalla Chiuri ha incluso grandi cartelli colorati dell’artista Claire Fontaine con messaggi tra cui: “Il patriarcato uccide l’amore”, “Le donne sollevano la rivolta” e “Consenso” (Harvey Weinstein era stato condannato per stupro e violenza sessuale meno di 24 ore prima).
Rachele, come cultural advisor per Dior, ha contribuito a dare vita ad iniziative che hanno influenzato riflessioni su temi sociali nelle collezioni moda. Ma ha anche fatto da testimonial per la casa di moda: la Regini è stata protagonista della campagna di Dior 2023, per la borsa Lady 95.22.
La vita privata di Rachele Regini
Dalle fonti disponibili, inclusi articoli recenti su Vogue, Elle e South China Morning Post (aggiornati al 2025), non emergono menzioni di un partner, fidanzato o matrimonio. La Regini, infatti, mantiene un profilo basso sulla vita privata.
Dove vive?
Spesso in viaggio, dovrebbe vivere tra Parigi (dove ha un appartamento) e Roma, ed appare spesso in eventi di moda come la Paris Fashion Week.
Curiosità su Rachele Regini
– Ha costruito un rapporto stretto e collaborativo con la madre, basato su un dialogo paritario: si sono definite comunque “madre e figlia” più che amiche.
– Nel tempo libero, madre e figlia hanno confessato che amano frequentare insieme mercatini vintage ed affrontare discussioni profonde su femminismo e vita. Inoltre, hanno una tradizione: ogni estate visitano una libreria vicino alla loro casa in Puglia, dove comprano libri per il loro club del libro privato madre-figlia.
– Attraverso i suoi post su Instagram, mostra poco di se stessa, condividendo le sue passioni per moda, viaggi, natura, lettura ed attenzione verso i particolari.
– Chi la conosce bene, l’ha descritta come appassionata d’arte, femminista convinta e figura chiave nel “women power” .
– Insieme, madre e figlia, hanno restaurato il Teatro della Cometa a Roma, un teatro storico acquistato dalla Chiuri nel 2020 e riaperto nel 2025, dopo cinque anni di lavori. Il restauro, guidato dall’architetto Fabio Tudisco e dal designer Andrea Panzini, ha rispettato la visione originaria del 1958. Rachele ha presieduto il comitato scientifico del teatro, con l’obiettivo di renderlo un hub culturale dinamico per prosa, musica, danza e scambi internazionali, in dialogo con la comunità romana e giovani generazioni.
– Come ha detto la Chiuri a “W magazine“, in una sua intervista del 2018, sua figlia l’ha introdotta al lavoro della storica dell’arte Linda Nochlin. L’influenza di Rachele su sua madre si è anche estesa al campo della sensibilizzazione, riguardo l’appropriazione culturale. Inoltre ha guidato la madre verso il trattato della psicoanalista francese Marie-France Hirigoyen sull’abuso emotivo.
