Noto per essere un imprenditore di successo, è stato amministratore delegato del gruppo Pirelli e di Telecom Italia: tutto sulla vita di Marco Tronchetti Provera!
L’economica italiana conosce perfettamente questo noto imprenditore italiano che ha lavorato per Telecom e gruppo Pirelli. Intelligente e con una carriera alle spalle molto ampia, Marco Tronchetti Provera ha riscoperto questo suo talento seguendo le orme del padre. Scopriamo di più sulla sua carriera, sul suo matrimonio e sulla sua vita privata!
Marco Tronchetti Provera, chi è: biografia e carriera
Nasce a Milano il 18 gennaio 1948, sotto il segno zodiacale del Capricorno. È il terzo figlio di Giovanna Musati e Silvio Tronchetti Provera ed ha due fratelli. Suo padre è la sua grande ispirazione poiché, essendo direttore del gruppo Falck e amministratore di altre aziende, sogna di diventare presto come lui.
Segue, quindi, le orme del padre e dopo aver conseguito il diploma, si iscrive all’Università Bocconi di Milano dove si laurea in Economia e Commercio nel 1971. Si trasferisce a Londra dove inizia a lavorare per una nota compagnia di trasporti e logistica. Decide di tornare in Italia e fonda la sua società, Sogemar, nel settore logistico. La società ottiene sin da subito successo e nel 1986 decide di venderla ricevendo un guadagno davvero molto alto.
Dopo aver venduto la sua società, Marco Tronchetti Provera entra a far parte dell’azienda del padre diventando Amministratore delegato. Poco dopo ricopre il ruolo di Presidente, prendendo il posto dell’uomo che lo ha cresciuto.
Contemporaneamente gli viene proposto di diventare socio del gruppo Pirelli: è proprio grazie a quest’ultima proposta di lavoro che Tronchetti Provera incontra il successo diventando uno dei più noti e talentuosi imprenditori italiani.
Nel 2000 Marco Tronchetti Provera, grazie alla vendita di OTI a Corning per circa quattro miliardi di euro, ha finanziato l’acquisizione del controllo di Telecom Italia. Nel 2001, insieme ai Benetton, ha creato Olimpia, società con cui ha rilevato il 27% di Olivetti diventando azionista di riferimento di Telecom Italia, di cui è stato presidente fino al 2006, anno delle sue dimissioni dopo uno scontro con la Presidenza del Consiglio.
In ambito politico, nel 2013 ha sostenuto la campagna elettorale di Mario Monti, insieme a figure di spicco come gli Agnelli, Montezemolo e Della Valle.
Sempre nel 2013 ha rafforzato il controllo su Camfin attraverso la Newco Lauro Sessantuno, acquistando anche le quote di Massimo Moratti. Dopo successive riorganizzazioni, Tronchetti Provera è rimasto azionista di riferimento tramite Mtp S.p.A. con il 42%. Nel 2018, Camfin ha confermato la propria stabilità societaria e il mantenimento di una quota superiore al 10% in Pirelli.
La vita privata
Ecco cosa sappiamo in merito alla sua vita privata. Si sposa con la giornalista Letizia Rittatore Vonwiller con cui divorzia nel 1978. Poco dopo si sposa con Cecilia Pirelli, figlia del socio del gruppo Pirelli, da cui ha tre figli: Giada, Ilaria e Giovanni. Il loro matrimonio sembra andare a gonfie vele, ma nel 1990 i due divorziano per motivi non risaputi.
Incontra la donna che sembra essere finalmente quella giusta, Afef Jnifen, con la quale si sposa nel 2001. Dopo quasi 18 anni di matrimonio arriva la notizia del divorzio. Secondo alcune fonti sul web, la separazione è stata di comune accordo.
Nell’estate del 2019 viene paparazzato con una misteriosa modella russa. Nel 2025, il settimanale Chi lo paparazza in compagnia di Ilaria Vigna.
Non è noto dove l’imprenditore Marco Tronchetti Provera abbia la sua abitazione, che potrebbe essere quella che già condivideva con la sua ex moglie Afef.
Le curiosità su Marco Tronchetti Provera
– Una delle sue passioni è il calcio e l’imprenditore italiano è un grande tifoso dell’Inter.
– Ha ricevuto premi molto importanti durante il suo percorso: nel 1996, ad esempio, ha ottenuto l’onorificenza di Cavaliere del Lavoro e nel 2021 il Collare d’oro al merito sportivo.
– È stato sottoposto a molte vicende giudiziarie come lo scandalo con la Telecom, il caso Bondi e il caso Kroll. Quest’ultimo caso ha rischiato di far condannare Tronchetti Provera a 1 anno e 8 mesi. Nel 2018, però, viene assoluto perché “il fatto non costituisce reato”.