3 curiosità sul Nobel per la Fisica Giorgio Parisi: dalla carriera alla vita privata

Giorgio Parisi ha vinto il Nobel per la fisica nel 2021. Scopriamo cosa c’è da sapere su di lui e sulla sua carriera nel mondo accademico.

Accademico e fisico di fama internazionale, Giorgio Parisi ha ricevuto innumerevoli premi e riconoscimenti per il suo contributo al mondo della fisica e, nel 2021, gli è stato conferito il Premio Nobel. Scopriamo cosa c’è da sapere sul famoso fisico e sulla sua vita privata, passando per alcune curiosità: dall’amore per i balli etnici al Nobel del 2021.

Chi è Giorgio Parisi: la biografia e la carriera

Nato a Roma il 4 agosto 1948 (sotto il segno zodiacale del Leone) Giorgio Parisi ha frequentato il liceo scientifico e a seguire si è laureato in Fisica all’Università la Sapienza (nel 1970). È stato ricercatore del CNR, dell’Istituto nazionale di Fisica Nucleare, per i Laboratori nazionali di Frascati e per l’INFN. In seguito ha intrapreso anche la carriera di docente presso l’Università di Tor Vergata e, dal 1992, presso l’università La Sapienza, dove ha insegnato fisica teorica, fisica statistica e teorie quantistiche. Nel 2018 è stato eletto presidente dell’Accademia Nazionale dei Lincei e nel 2021 ha vinto il Premio Wolf e il Nobel per la fisica. Oltre al Premio Nobel il suo contributo nell’ambito della scienza e della fisica gli ha consentito di ricevere numerosi riconoscimenti a livello nazionale e internazionale.

Giorgio Parisi: la vita privata

Sposato con una donna di nome Daniella Ambrosino, Parisi ha due figli: Lorenza e Leonardo. Giorgio Parisi è nato e cresciuto a Roma, dove è rimasto a vivere anche insieme alla sua famiglia.

Giorgio Parisi: le curiosità

– Il premio Nobel per la fisica ha antenati di origini siciliane, piemontesi, umbre e romane.

– Oltre alla fisica quantistica avrebbe la passione per il ballo, e in particolare per la salsa e il sirtaki.

– È il sesto vincitore italiano del Nobel per la Fisica. Prima di lui hanno ottenuto il riconoscimento Guglielmo Marconi, Enrico Fermi, Emilio Gino Segrè, Carlo Rubbia, Riccardo Giacconi.