Un giorno di agosto del 1989, l’orrore si materializzò sulle cronache nella forma di un triplice delitto dai contorni inquietanti. Chi è Ferdinando Carretta e cosa fa oggi dopo aver ucciso la famiglia: madre, padre e fratello i cui corpi non furono mai ritrovati.

Ferdinando Carretta, protagonista del tristemente noto caso Carretta, è tornato libero dopo aver scontato la pena inflittagli per il triplice omicidio di Parma datato 4 agosto 1989. Allora, secondo la ricostruzione degli inquirenti, massacrò madre, padre e fratello e i loro corpi non furono mai ritrovati. La storia, cosa fa oggi e i contorni di una vicenda – indelebile nella cronaca nera – iniziata con una scomparsa e una confessione in tv.

Chi è Ferdinando Carretta?

Ferdinando Carretta – nato il 7 novembre 1962 sotto il segno dello Scorpione, è uno dei due figli di Giuseppe Carretta, contabile, e di sua moglie Marta Chezzi, casalinga. In famiglia anche Nicola Carretta, fratello minore (più piccolo di 4 anni) che avrebbe ucciso sparandogli esattamente come ai loro genitori.

Nel 1989, anno del triplice delitto di Parma, città in cui la famiglia viveva, Ferdinando Carretta aveva 27 anni e il “caso Carretta” sarebbe iniziato con la misteriosa scomparsa di tutti i componenti nella notte tra il 4 e il 5 agosto dello stesso anno.

A interessarsi alla vicenda fu in particolare la trasmissione Chi l’ha visto? che, nel novembre successivo, avrebbe ricevuto una telefonata che poi permise di ritrovare il camper dei Carretta, vuoto, in un parcheggio di Milano. L’alba di una svolta sconcertante…

Il caso Carretta: gli omicidi e la confessione in tv

Dopo i delitti, Carretta avrebbe lasciato l’Italia per vivere a Londra dove, nel 1998, 9 anni più tardi, la Metropolitan Police Service lo avrebbe segnalato alle autorità italiane – risultava infatti ancora scomparso insieme alla famiglia – dopo averlo identificato a seguito di una banale infrazione alla guida.

L’allora procuratore di Parma, informato dall’Interpol della presenza di Ferdinando Carretta nel Regno Unito, sarebbe partito alla volta della capitale inglese per interrogarlo incassando una risposta: l’uomo disse di non avere notizie dei genitori e del fratello dal 1989. Alla fine, la confessione choc in tv: raggiunto dai microfoni di Chi l’ha visto?, avrebbe rivelato il triplice omicidio al giornalista Giuseppe Rinaldi imprimendo così una svolta all’inchiesta (come riportano Andrea Accorsi e Massimo Centini nel loro libro I grandi delitti italiani: “Ho preso quella pistola, quell’arma da fuoco, e ho sparato ai miei genitori e a mio fratello. Un atto di follia. Un atto di follia completa“.

Il triplice omicidio si sarebbe consumato nella casa di famiglia a Parma, in via Rimini 8. Secondo la confessione resa da Carretta al programma, poi confermata agli inquirenti, avrebbe dapprima ripulito l’abitazione dalle tracce della strage e successivamente avrebbe gettato i cadaveri in una discarica alla periferia di Parma, a Viarolo, ma i corpi non vennero mai ritrovati. Una sorte identica all’arma del delitto, una pistola Walther calibro 6.35 mai recuperata.

Sebbene reo confesso e ritenuto responsabile della morte di genitori e fratello, Ferdinando Carretta sarebbe stato assolto perché riconosciuto incapace di intendere e volere e sarebbe stato destinato al ricovero presso l’ospedale psichiatrico giudiziario di Castiglione delle Stiviere, in provincia di Mantova.

Dal 2006 avrebbe scontato la pena in una comunità di recupero a Forlì restandovi fino al 2015, anno in cui avrebbe ottenuto la libertà vigilata. Nel 2008 avrebbe ricevuto l’eredità dei genitori, tra cui la casa del massacro, in accordo con i parenti.

Ferdinando Carretta oggi, vita privata e dove vive

Secondo quanto riportato nel 2015 dall’Ansa, Ferdinando Carretta sarebbe tornato un uomo libero all’età di 52 anni e oggi vive a Forlì, dove avrebbe comprato un appartamento con i soldi dell’eredità. “Dopo tanto tempo, ora voglio solo fare una vita tranquilla, pensare al futuro. Sto bene e vorrei solo essere dimenticato – avrebbe poi dichiarato al quotidiano Gazzetta di Parma. Ogni volta che si parla di ciò che è successo sto male, ogni volta che esce qualche notizia che mi riguarda sto male, voglio solo ricominciare a vivere“.

Secondo il giudice, che avrebbe accolto la richiesta della difesa, la pericolosità sociale di Carretta si sarebbe particolarmente attenuata al punto da ritenere possibile che lasciasse la comunità in cui si trovava dopo essere stato ricoverato a Castiglione delle Stiviere. Sul finire del 2010, riporta ancora Ansa, sarebbe riuscito a vendere la casa del massacro per circa 200mila euro.

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ultimo aggiornamento: 26 Marzo 2022 8:29


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