Giornalista dal 1977, Felice Laudadio è noto come: scrittore, critico di cinema, teatro e televisione, produttore e sceneggiatore.
Felice Laudadio si è affermato nel panorama culturale e cinematografico italiano, con una carriera poliedrica che lo ha visto attivo come: giornalista, scrittore, sceneggiatore, produttore cinematografico e organizzatore culturale. Di seguito una panoramica dettagliata della sua biografia e carriera.
Chi è Felice Laudadio: biografia e formazione
Nato il 25 aprile 1944 a Mola di Bari, sotto il segno del Toro, Felice Laudadio dopo la maturità classica ha conseguito la laurea in Scienze Politiche, all’Università degli Studi di Bari, e poi un Master presso l’ISIRP, Istituto superiore internazionale relazioni pubbliche di Roma.
Fratello del regista e sceneggiatore Francesco Laudadio (1950-2005), in memoria del quale è stata creata la Fondazione Francesco Laudadio, dopo gli studi, ha intrapreso una carriera che lo ha portato a ricoprire ruoli di primo piano in ambito giornalistico e cinematografico. Infatti, si è imposto all’attenzione del settore per il suo impegno nella promozione della cultura e del cinema italiano.
La sua attività si è concentrata sia sulla produzione e sceneggiatura di opere cinematografiche sia sulla gestione di istituzioni e festival di rilevanza internazionale.
La sua poliedrica carriera tra cultura e cinema
Laudadio ha intrapreso la carriera come pubblicista nel 1969, diventando giornalista professionista nel 1977. Nel periodo compreso tra il 1963 ed il 1974 ha collaborato anche per le case editrici: Laterza, Dedalo, Mazzotta, Abitare. Mentre dal 1974 al 1983, ha lavorato prima a Milano e poi a Roma, come inviato culturale, capo del servizio spettacoli, critico televisivo e teatrale de “l’Unità”.
Ma ha anche firmato pezzi per “Rinascita” e “Paese Sera”, negli anni successivi ha anche scritto per: “Corriere della Sera”, “Corriere del Mezzogiorno” e “La Repubblica”. Nello specifico, dal 2008 ha avuto modo di collaborare occasionalmente come esperto di cultura e cinema per La Repubblica/Bari ed il Corriere della Sera/Corriere del Mezzogiorno.
Come scrittore ha pubblicato il volume “Fare festival” (1996) ed il romanzo “Il colore del sangue” (2005). Nel 2023 è uscito poi “Avventure tragicomiche di un organizzatore” (Edizioni Sabinae), un libro che ripercorre quasi cinquant’anni della sua carriera, lodato dal critico francese Jean A. Gili per la sua memoria dettagliata e il contributo alla storia del cinema italiano.
In più, ha curato pubblicazioni legate al cinema, come “Ettore Scola. Un tributo” ed un’introduzione per il volume Un’avventura chiamata Bif&st (2019).
Le esperienze come sceneggiatore e produttore cinematografico
Felice Laudadio ha scritto la sceneggiatura de “Il lungo silenzio” (1993), regia di Margarethe von Trotta, vincitore di tre premi al Montréal World Film Festival e di tre Globi d’oro, uno per la sceneggiatura. Inoltre, ha co-sceneggiato “La promessa” (Das Versprechen) del 1995, per la regia di von Trotta, film d’apertura al Festival di Berlino e candidato dalla Germania agli Oscar.
Si è anche cimentata con la produzione. Infatti, ha prodotto “Il lungo silenzio” e “La promessa”, oltre ad essere produttore associato di “Al di là delle nuvole” (1995, regia di Michelangelo Antonioni e Wim Wenders). Per l’Istituto Luce ha coprodotto una dozzina di film diretti da registi come: Theo Angelopoulos, Marco Bellocchio, Ettore Scola ed altri ancora. Nel 2001 ha prodotto “Sei come sei”, il primo film italiano girato interamente in digitale, presentato alla Berlinale. Ma ha anche realizzato videointerviste su Andrea Camilleri, tra cui A cavallo di un cavillo (2013) e Camilleri secondo Camilleri (2018).
Il suo impegno come organizzatore culturale
Felice Laudadio ha offerto il suo contributo nel contesto dell’Istituto Luce, in qualità di amministratore delegato nel 1994. Ma ha anche coprodotto numerosi film di prestigio. In qualità di presidente del Cinecittà Holding, dal 1999 al 2002, ha ideato i “Martedì di Cinecittà”, laboratori pionieristici sul cinema digitale.
Come ideatore, fondatore e direttore della Casa del Cinema di Roma si è attivato nel periodo 2004-2011. Mentre dal 2016 al 2021 ha legato il suo nome alla Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia. Nella veste di presidente, ha gestito la Scuola Nazionale di Cinema e la Cineteca Nazionale.
Inoltre, ha diretto la Mostra del Cinema di Venezia (1997-1998) ed il Taormina Film Fest (1999-2006). Laudadio ha fondato e diretto il Bifest-Bari International Film&TV Festival (2009-2024), per cui ha organizzato lezioni di cinema con personalità di spicco e tributi, come quello a Marco Bellocchio nel 2024. Nel 2024, ha lasciato la direzione artistica del festival per dedicarsi al Comitato nazionale per le celebrazioni del centenario di Andrea Camilleri (2025-2026).
Tra gli altri impegni, ha ideato e diretto numerosi altri festival, tra cui MystFest, EuropaCinema (fondato con Federico Fellini), Premio Solinas, Premio Fellini, Grolle d’oro e RomaFictionFest. Allo stesso tempo ha promosso dei progetti innovativi, come il Polo del cinema e dell’audiovisivo digitali a Mola di Bari. Laudadio ha fondato e diretto la rivista Cinecittà (2000-2002).
Tra gli altri contributi: è stato membro di giurie internazionali in festival come Karlovy Vary, Mar del Plata e Mosca. In più, ha collaborato con registi e sceneggiatori di fama, come Federico Fellini, per il quale ha organizzato EuropaCinema. Invece, ha coinvolto Gian Maria Volonté nel Premio Solinas. Negli anni, ha poi partecipato a documentari come Gian Maria Volonté, un attore contro (2005) ed Il falso bugiardo (2008).
Laudadio ha ricevuto vari riconoscimenti per il suo lavoro come sceneggiatore, tra i quali Globi d’oro per Il lungo silenzio e per il suo contributo alla cultura cinematografica italiana.
La vita privata di Felice Laudadio
Non ci sono informazioni pubbliche verificabili riguardo alla sua vita privata. Le fonti disponibili, incluse quelle biografiche e professionali, si concentrano esclusivamente sulla sua carriera come giornalista, sceneggiatore, produttore cinematografico ed organizzatore culturale, senza menzionare dettagli sulla sua vita personale.
Curiosità su Felice Laudadio
– Felice Laudadio è noto per la sua passione per il cinema e la cultura, ma anche per interessi sportivi. Infatti, vanta un passato da ex calciatore, destreggiandosi nel ruolo di difensore centrale.
– Inoltre, si è fatto notare anche come corridore, conquistando il titolo di campione italiano dei giornalisti sui 5.000 metri.
– Tra le sue passioni una ricca collezione di opere, che conta oltre 6.000 volumi. Questa è una testimonianza del suo amore per la lettura che risale all’infanzia, quando leggeva autori come: Jules Verne e Emilio Salgari.
– Laudadio ha profondamente contributo alla cultura cinematografica del nostro Paese, come attestato dalla critica internazionale e dal successo delle sue iniziative. La sua capacità di coniugare gestione culturale, produzione creativa e promozione del cinema italiano ha avuto menzione da parte di alcuni critici autorevoli, come ad esempio Jean A. Gili.
