La vita di don Paolo Steffano per gli altri: è questa la sintesi dell’impegno del prete che ha emozionato l’Italia e ha creato un gioiello di convivenza pacifica.

La storia di don Paolo Steffano è l’emblema dell’integrazione. Si tratta del prete fondatore di un’associazione che promuove l’integrazione tra italiani e stranieri, e che ha fatto della tolleranza un leitmotiv per i suoi parrocchiani. Scopriamo di più sulla sua vita e sul suo impegno sociale…

Chi è don Paolo Steffano?

Don Paolo Felice Giovanni Steffano, che tutti chiamano don Paolo, ha una storia di quelle che lasciano il segno. A 52 anni è stato insignito di un alto riconoscimento dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Classe 1965, è diventato parroco di Baranzate (Milano) dopo il suo impegno di vicario parrocchiale e responsabile della pastorale giovanile di Cernusco sul Naviglio. Qui è rimasto dal 1996 al 2004.

Don Steffano è passato quindi a una parrocchia tra le più interessanti d’Italia, per il suo portato multietnico senza eguali, quella di Baranzate. Sono 72 le etnie che si intrecciano nel tessuto sociale di cui si è occupato. Il 40% della popolazione è composta di stranieri che trovano nell’operato di don Paolo Steffano braccia sempre aperte e uno sguardo gentile.

DON PAOLO STEFFANO
Don Paolo Steffano

Don Steffano: una vita per l’integrazione

Il prete ha ricevuto l’onorificenza al Merito della Repubblica Italiana il 6 febbraio 2018 “per il suo contributo a favore di una politica di pacifica convivenza e piena integrazione degli stranieri immigrati nell’hinterland milanese“. La sua attività di sensibilizzazione ai temi della tolleranza e dell’integrazione tra i popoli è fondamentale in un tessuto sociale in cui cristiani, ortodossi e islamici vivono a stretto contatto.

La forza di don Paolo e la sua determinazione nel perseguire un obiettivo di pace e umanità lo ha visto operare in un contesto ritenuto uno dei più multietnici d’Italia. Con successo. Sintomo che la strada intrapresa per una convivenza tra cittadini del mondo è possibile, ed è quella giusta.

Don Paolo Steffano in 7 curiosità

-Il prete ha fondato l’associazione “La Rotonda”, che mira a promuovere l’integrazione sociale tra italiani e stranieri indipendentemente dal credo. Accoglienza, tolleranza, aiuto reciproco e impegno nel lavoro sono i punti cardinali dell’attività di cui il don è promotore.

-Il prete ha anche organizzato uno spaccio in un capannone industriale in disuso. Al suo interno verdure fresche che avanzano dalle aziende della grande distribuzione, messe a disposizione di chi ha bisogno.

-Nella parrocchia di Sant’Arialdo, a Baranzate, ogni settimana circa 40 famiglie hanno l’assistenza alimentare necessaria per la sopravvivenza grazie all’opera di don Steffano.

-Cita spesso il cardinale Carlo Maria Martini (come riporta Famiglia Cristiana) e da lui ha tratto ispirazione per avviare un progetto di sintesi e simbiosi tra uomo e Chiesa. Una via che si traduce nel dare un volto ‘umano’ agli insegnamenti di Dio, attraverso l’amore per il prossimo.

-Don Paolo Steffano ha frequentato il Liceo ‘Manzoni’ di Milano e ha capito molto presto che la diversità è un valore aggiunto, non un handicap capace di corrompere i rapporti umani.

-Una delle descrizioni che meglio rappresenta il suo lavoro di uomo di fede e guida spirituale è quella riportata da Famiglia Cristiana: “Siamo una multinazionale, ma soprattutto siamo un laboratorio di futuro“.

-Nel gennaio 2019 ha raccontato la sua storia straordinaria durante la trasmissione Nuovi eroi, condotta da Veronica Pivetti su Raitre.

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ultimo aggiornamento: 22 Gennaio 2019 16:21


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