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Chi è Dacia Maraini, tutto quello che non sai sulla celebre scrittrice

La scrittrice italiana Dacia Maraini parla al Tempo di Libri.

Se vi state chiedendo quale sia il segreto di una carriera stellare come quella di Dacia Maraini, non potete fare a meno di leggere la sua storia…

Dacia Maraini ha una biografia davvero sorprendente. Di origini fiorentine, racchiude in seno alla sua figura poliedrica una molteplicità di competenze. Scrittrice, ma anche poetessa e drammaturga, vanta una vita davvero brillante. Andiamo alla ricerca delle sue origini e di tutte le curiosità che la riguardano, partendo dalla sua strepitosa carriera.

Dacia Maraini, chi è: biografia e carriera

Nata a Firenze sotto il segno zodiacale dello Scorpione, il 13 novembre 1936, la scrittrice è primogenita di Fosco Maraini, scrittore ed etnologo toscano, e della principessa Topazia Alliata, pittrice palermitana dal genio fervido e visionario. La madre apparteneva all’omonima dinastia siciliana di origini pisane, gli Alliata di Salaparuta.

L’infanzia di Dacia è segnata da esperienze fuori dal comune. Nel 1939 i genitori si trasferiscono in Giappone, dove nascono anche le sorelle Yuki (musicista e cantante) e Antonella (scrittrice e storica d’arte). Con la caduta del fascismo, la famiglia rifiuta di aderire alla Repubblica di Salò e per questo viene internata in un campo di concentramento giapponese, dove soffre la fame e la prigionia.

Nel 1945, dopo la fine della guerra, i Maraini tornano in Italia e si stabiliscono prima in Sicilia, nella dimora dei nonni materni a Bagheria, e poi a Roma. Quegli anni di ritorno e di riscoperta delle proprie radici sono raccontati da Dacia nel libro Bagheria.

Dopo la separazione dei genitori, a diciotto anni Dacia raggiunge il padre a Roma. Qui inizia la sua formazione intellettuale e letteraria, entrando in contatto con l’ambiente culturale della capitale.

Dacia Maraini debutta nel panorama letterario italiano con La vacanza (1962), romanzo che ottiene subito un notevole successo di critica e di pubblico. L’anno successivo pubblica L’età del malessere (1963) e nel 1967 esce A memoria.

Gli anni Settanta segnano una svolta nella sua scrittura: nel 1972 pubblica Memorie di una ladra, ispirato alla vicenda reale della detenuta Teresa Numa, e nel 1975 Donna in guerra.

Negli anni Ottanta la scrittrice continua a esplorare nuove forme narrative con Il treno per Helsinki (1984) e Isolina (1985), mentre nel 1990 pubblica La lunga vita di Marianna Ucrìa, romanzo storico ambientato nella Sicilia del Settecento, premiato e tradotto in molte lingue. Seguono Bagheria (1993), Voci (1994), Un clandestino a bordo (1996), Dolce per sé (1997) e la raccolta Buio (1999), che vince il Premio Strega.

Negli anni più recenti, Maraini continua a unire impegno e scrittura con opere di forte impatto civile e culturale. Pubblica il saggio Il coraggio delle donne (2020) e il romanzo Trio. Storia di due amiche, un uomo e la peste a Messina. Seguono Writing like breathing (2021), La scuola ci salverà e Una rivoluzione gentile (2021), Caro Pier Paolo (2022), Vita mia (2023),e Diario degli anni difficili (2024).

La vita privata

Della vita privata di Dacia Maraini sappiamo che Alberto Moravia ha lasciato la moglie per lei. Ha detto addio ad Elsa Morante per amore di Dacia Maraini, con cui ha vissuto una storia intensa sino ai primi anni ’80.

Alle spalle il matrimonio della scrittrice con Lucio Pozzi, pittore milanese da cui si è separata dopo 4 anni. Quello con l’ex marito è stato un capitolo che contiene una pagina drammatica: un figlio perso poco prima del parto.

Le curiosità su Dacia Maraini

– La nonna materna, Oria Sonia Ortúzar Ovalle, era una cantante lirica; la nonna paterna era la scrittrice Yoï Pawloska Crosse, per metà polacca e per metà inglese.

– Nell’inferno della Seconda guerra mondiale, Dacia Maraini è arrivata a mangiare addirittura formiche e a cercare nutrimento nelle foglie dei bachi da seta. Tutto nel Giappone che poco prima era la culla di una giovinezza in spensierata ascesa. Poi, raccontato ai microfoni di Repubblica, il gesto sconcertante di suo padre: “Nella più perfetta tradizione samurai si tagliò un dito scagliandolo addosso al nemico”.

– La scrittrice ha detto di non temere la morte, ma una delle sue grandi paure è quella per le malattie.

– Non si definisce atea, ma laica. Lo ha rivelato alla Repubblica, sottolineando il suo profondo credo nella sacralità dell’uomo.

– La morte della sorella, Yuki, l’ha gettata in baratro di disperazione e riflessione.

– Nel 1973 fonda a Roma, insieme a Maricla Boggio, il Teatro della Maddalena, gestito interamente da donne.

– Sapere qual è la sua originalissima idea di amore? “Mi piace immaginarlo come un fungo che nasce dopo una notte di pioggia. È una meraviglia improvvisa“. Improvvisa e irripetibile, come la grandezza che ha regalato al mondo.

Dove vive Dacia Maraini? Adora l’Abruzzo e trascorre gran parte del suo tempo a Pescasseroli, L’Aquila.

– E’ vegetariana.

– Nel 2018 le è stata conferita una Laurea Honoris Causa in Letterature e culture comparate. Un prestigioso riconoscimento dell’Università L’Orientale di Napoli.

– La scrittrice si guarda bene dal creare un profilo sui social, dimensione di cui il suo genio non ha bisogno. Tuttavia su Instagram è presente una pagina gestita dai fan.

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ultimo aggiornamento: 13 Ottobre 2025 13:50

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