Benedetto Ceraulo: la biografia, la carriera, la vita privata e tutte le curiosità sull’uomo che ha uccisio Maurizio Gucci.
Famoso soprattutto per essere stato l’esecutore materiale dell’omicidio di Maurizio Gucci nel lontano 1995, Benedetto Ceraulo è salito nuovamente alla ribalta mediatica trent’anni dopo, nel 2025, ancora una volta per una brutta vicenda di cronaca. L’uomo stavolta ha infatti tentato di uccidere un proprio familiare, in particolare il figlio, in seguito a un litigio. Un momento drammatico che avrebbe potuto trasformarsi in tragedia.
Ma cosa ha portato Ceraulo a compiere un omicidio nel 1995 e a riprovarci in queste ultime ore? Proviamo a scoprirlo attraverso alcune curiosità sulla sua biografia, la sua carriera e la sua vita privata.
Benedetto Ceraulo: la biografia
Non conosciamo molti dettagli biografici di Benedetto Ceraulo. Sappiamo che è nato nel 1962 o nel 1963 e che è originario di Caltanissetta. Non sappiamo però chi fossero i suoi genitori, se abbia fratelli e sorelle e cosa abbia fatto nella sua vita prima di diventare tristemente noto per l’omicidio Gucci.

Benedetto Ceraulo: la carriera
La vita di Ceraulo è cambiata totalmete il 27 marzo 1995, quando a Milano ha fatto fuoco contro l’imprenditore Maurizio Gucci. Ristoratore affetto da grandi debiti economici, Ceraulo accettò di compiere materialmente l’omicidio, insieme all’autista Orazio Cicala, Ivano Savioni, organizzatore del delitto, e Giuseppina Auriemma, intermediaria tra gli esecutori e il mandante, ossia Patrizia Reggiani.
Stando alla ricostruzione della polizia, fu proprio l’ex moglie di Gucci a chiederne l’omicidio, pagando una cifra pari a 600 milioni di lire per mettere fine alla vita del noto imprenditore. Sia Reggiani che Ceraulo si sono però sempre dichiarati innocenti e non hanno mai ammesso il proprio coinvolgimento nell’omicidio.
Se “la vedova nera”, come è stata soprannominata dalla stampa, nel 1998 ha ricevuto una condanna a 29 anni di reclusione, per Benedetto Ceraulo la pena è stata l’ergastolo, diminuita poi a 28 anni, 11 mesi e 20 giorni dalla Corte d’Assise d’Appello e dalla Cassazione.
In semilibertà dal 2017, Ceraulo aveva accettato di lavorare a un progetto di reinserimento legato alla produzione di vino. Un’occupazione modesta che però sembrava avergli restituito un minimo di serenità, quella stessa serenità a quanto pare venuta meno durante il tragico litigio con il figlio.
La vita privata
Sulla vita privata di Ceraulo non conosciamo molti dettagli. Sappiamo però che vive da qualche tempo a Santa Maria a Monte, in provincia di Pisa, in una casa di campagna presa in affitto. Per le festività pasquali del 2025 era stato raggiunto dal figlio, Gaetano, classe 1987 o 1988.
Il loro avrebbe dovuto essere un momento di gioia in condivisione. A quanto pare le cose sono però andate per il verso sbagliato. Non si conosce ancora la dinamica dell’accaduto, ma a quanto pare al culmine di un litigio piuttosto burrascoso, Ceraulo ha prima sparato con una pistola di piccolo calibro sul volto del figlio, per poi rivolgere la stessa arma verso se stesso.
L’intervento dei sanitari è stato tempestivo, complice la freddezza dello stesso Gaetano che, scappando dall’abitazione del padre, è riuscito a raggiungere un bar e a chiamare i soccorsi. Ceraulo è stato quindi trasportato in elisoccorso all’ospedale di Cisanello di Pisa in gravi condizioni, mentre il figlio, in condizioni meno serie, è stato ricoverato al Lotti di Pontedera.
2 curiosità su Benedetto Ceraulo
– In un’intervista all’agenzia Reuters, Ceraulo aveva dichiarato di essere contento della sua nuova attività: “Mi sento fortunato. Chiuso dentro una cella, privata anche della privacy, una persona diventa peggiore“.
– Non sembrerebbe avere alcun account sui social network.