L’app Catholic Match chiede al momento dell’iscrizione di indicare anche il grado di osservanza ai precetti cattolici.

Nel 2023 è ormai considerato normale cercare amore o divertimento tramite le app d’incontri. Aprire un profilo su Tinder o su un’altra app di questo genere, però, è un qualcosa di visto molto male da parte della chiesa cattolica. Per evitare che i giovani credenti decidano di affidarsi a queste applicazioni alla ricerca dell’amore, quindi, è nata Catholic Match.     

Catholic Match: la versione cattolica di Tinder

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Che Tinder e tutte le app d’incontri siano ritenuti dalla chiesa cattolica un fenomeno problematico è ormai molto chiaro. Secondo la religione infatti questo modo di approcciarsi all’amore non porta alla felicità ma genera anzi un “analfabetismo sentimentale ed erotico”.

Proprio per cercare di migliorare le cose, è nata un’app d’incontri riservata ai credenti che si chiama Catholic Match. Al momento dell’iscrizione viene infatti chiesto agli utenti di aggiungere anche qual è il loro grado di osservanza ai precetti cristiani e qual è il ruolo della fede nella loro vita. Per aprire un profilo sull’app è necessario anche riferire quante volte si va a messa in un anno e in che modo i valori religiosi sono importanti.

I dubbi della Chiesa cattolica restano anche su Catholic Match

Nonostante l’app Catholic Match sia più “sicura” di Tinder per i credenti, la chiesa continua a non vedere di buon occhio questo genere di applicazioni. Nei siti di incontri, secondo la religione, funzionano infatti tenendo alla base i desideri e non i sentimenti.

Papa Francesco ha scritto nella enciclica Fratelli Tutti “Le relazioni virtuali possono certamente accompagnarsi, ma non sostituirsi a quelle reali”. Secondo il pontefice, infatti, le relazioni che avvengono in un contesto virtuale mancano di tanti elementi fondamentali per lo sviluppo sano di una vera relazione. Nella sua enciclica papale, Papa Francesco ha quindi dedicato alcuni passaggi proprio alle dinamiche dei rapporti umani che vengono filtrati dall’uso delle tecnologie.

Di questo si parla anche nella rivista Civiltà Cattolica in un articolo. “La nostra comprensione dell’amore si pone all’interno dell’antropologia cristiana, ossia si sviluppa non secondo un gioco infantile e mercantile dominato dall’esclusività̀ erotica, ma nell’esperienza che diventa scoperta dell’altro, superando il carattere egoistico prima chiaramente dominante”, si legge nella rivista dei gesuiti le cui bozze vengono tradizionalmente approvate dal Vaticano prima di essere pubblicate.

DONNAGLAMOUR ULTIM'ORA

ultimo aggiornamento: 21 Febbraio 2023 11:23


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