Carlo Cracco, il retroscena sull’addio a MasterChef: cosa è successo davvero

Carlo Cracco, il retroscena sull’addio a MasterChef: cosa è successo davvero

Lo chef Carlo Cracco ha raccontato alcuni retroscena legati alla sua carriera nel mondo della cucina ma anche dell’esperienza in tv a MasterChef.

Ad inizio anno si era parlato di lui per via di un terribile lutto avvenuto in famiglia. Adesso, per fortuna, il nome di Carlo Cracco è tornato alla cronaca per ragioni ben diverse. In particolare per una bella intervista in occasione dei suoi 60 anni. Lo chef si è raccontato al Corriere della Sera ripercorrendo le principali tappe di vita, compresa la parentesi televisiva di successo a MasterChef.

Carlo Cracco e l’avvicinamento alla cucina

Intervistato dal Corriere della Sera, tra i vari passaggi, Carlo Cracco ha raccontato in che modo si sia avvicinato al mondo della cucina. Nella sua vita c’è stato davvero un bivio importante che, poi, si è rivelato essere quello giusto: “Facevo il chierichetto e volevo andare a fare le medie al seminario: ma in casa non c’erano soldi per scuole private. Allora scelsi quella meno triste, l’istituto alberghiero”, ha detto lo chef.

Carlo Cracco – www.donnaglamour.it

All’inizio degli studi, però, le cose non andavano bene: “Il primo anno, nel primo trimestre avevo quattro in cucina. Ai miei, ai colloqui, dissero: ‘Va bene in tutto tranne che in cucina. Mandatelo a fare pratica’. Il 90% dei miei compagni era figlio di gente del settore: a me che parlavo a stento il dialetto sentirmi dire ‘plonge’ era arabo”.

Il retroscena su MasterChef: dall’arrivo all’addio

Da quel momento per Cracco ci fu tanta gavetta fino alla carriera che tutti conoscono, compresa quella televisiva a MasterChef: “La prima volta mi chiamarono nel 2007. Ero in cucina e risposi: ‘Vorremmo parlare con Cracco per un provino’. Finsi di non essere io. Ci riprovarono nel 2010”. In quella occasione arrivò una risposta affermativa: “Era un momento di crisi. C’era stato il caso Lehman Brothers, l’Italia era cupa: andare al ristorante stellato o avere l’auto costosa era peccato. Ma feci lo stesso di tutto per non essere preso: al provino fui molto aggressivo. Mia moglie Rosa mi diceva sottovoce ‘anche meno’. La produzione invece era entusiasta”.

Ma alla fine, anche questa esperienza finì: “La televisione ha riempito di nuovo il ristorante: chi veniva a cena voleva tornare a casa con una foto. Ma la televisione è ripetitiva: dopo sei anni mi ero annoiato“, ha rivelato Cracco al Corriere.

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