Buonasera, buona sera o buona serata: ecco come si scrive e quali sono i corretti usi delle diverse grafie nei vari ambiti della vita e della giornata.
Ma si scrive ‘buonasera’ o ‘buona sera’? E quando รจ corretto utilizzare l’espressione ‘buona serata’? Domande che molto spesso sorgono spontanee e in molti di noi, causando spesso dubbi fin troppo cervellotici. Ma la soluzione รจ in realtร piรน semplice di quanto si possa pensare! Andiamo a scoprire qual รจ la grafia corretta e quali sono i suoi usi piรน adatti.
Buonasera o buona sera: le differenze
Partiamo dal significato. ‘Buonasera’ รจ il saluto piรน diffuso nella nostra lingua quando l’ora di pranzo รจ passata (teoricamente sarebbe da utilizzare dalle 12 in poi). Si tratta di una formula adatta sia per rapporti formali che informali, e puรฒ essere utilizzata sia come saluto iniziale che finale.
I problemi sorgono quando si tratta di utilizzare questa espressione in un testo scritto, sia esso un breve messaggino o una email importante. In questo caso รจ giusto sapere che entrambe le forme sono concepite dal lessico italiano e dai principali dizionari. Tuttavia, generalmente vengono divise per i diversi ambiti.
– Quando utilizziamo ‘buonasera’ come forma di saluto, infatti, possiamo scriverlo in forma analitica che in scrizione continua
– Se ‘buonasera’ ha invece un valore sostantivale, va scritto obbligatoriamente unito (ad esempio in formule come “dare la buonasera”).
Per capire se la nostra espressione ha valore di sostantivo o meno, basterร fare attenzione alla presenza dell’articolo (se c’รจ si tratta di sostantivo, altrimenti di interiezione).
Le differenze tra buonasera e buona serata
Queste regole valgono ovviamente non solo per ‘buonasera’, ma anche per termini come ‘buonanotte’ e ‘buongiorno’, ma non per espressioni come ‘buon pomeriggio’, ‘buona giornata’ e ‘buona serata’, che non possono mai essere unite.
Non solo nella grafia. ‘Buonasera’ e ‘buona serata’ variano anche nel significato e nell’utilizzo. Mentre il primo puรฒ essere infatti utilizzato come saluto sia all’inizio che alla fine, il secondo vale solo come commiato, e ha anche un tono piรน informale.
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