Bianca Balti rompe il silenzio dopo il cancro: racconta la malattia, la depressione e il bisogno di un nuovo scopo.
Dopo le vacanze estive con il suo amore Alessandro Cutrera, Bianca Balti ha scelto di mettersi a nudo come mai prima. Con il suo nuovo progetto su Substack, la modella intraprende un percorso di verità, raccontando non solo la malattia, ma anche le fragilità che l’hanno seguita, come la depressione e il senso di smarrimento. Ecco, a seguire, le sue dichiarazioni.
Il nuovo progetto di Bianca Balti per raccontare la sua malattia
Su Substack, Bianca Balti ha intrapreso un nuovo percorso, mettendo da parte la perfezione delle immagini di Instagram per dare voce ai suoi pensieri più intimi. “Nell’ultimo anno, dopo essermi ammalata, ho capito quanto mi sento profondamente legata a questa comunità“, scrive la modell. Sottolineando il desiderio di creare “uno spazio in cui possiamo sostenerci più apertamente“.
La sua scelta nasce dal bisogno di condividere non solo la malattia, ma anche le fragilità e le difficoltà che ne sono derivate. “Ecco perché sono approdata su Substack: non per immagini perfette, ma per onestà, connessione e qualcosa di reale“, aggiunge.
“Dopo la guarigione, la depressione. Mi sentivo un’impostora”
Nel suo primo post, Bianca Balti torna anche sulla sua vecchia newsletter, interrotta per colpa dei media: “Ogni volta che condividevo qualcosa di personale, i media la trattavano come un comunicato stampa. Non è mai stata questa la mia intenzione“. Voleva solo dialogare con chi la segue, non finire nei titoli dei giornali.
L’incontro con il suo pubblico, durante le vacanze, è stato un momento rivelatore: “La gente è venuta da me non per farmi complimenti sul mio aspetto o sulla mia carriera, ma per raccontarmi come il mio percorso avesse dato loro forza“. Abbracci, lacrime, emozioni vere.
Ma anche dopo la guarigione, non tutto è stato semplice. “La depressione mi ha colpita duramente. Mi sentivo vuota, senza motivazione, fragile. Mentre le persone mi ringraziavano per aver dato loro forza, io mi sentivo un’impostora. È stato in quel momento che ho capito di aver bisogno di qualcosa di nuovo. Non solo sopravvivere, ma trovare uno scopo“.
