Tutto su Paolo Nori: dalla laurea in letteratura russa alla carriera da autore affermato, fino alla censura del suo corso su Dostoevskij.
Paolo Nori è uno scrittore dalla biografia ricca di sfumature poco conosciute. La sua passione per la letteratura si intreccia con uno sguardo lucido sul presente. Celebre il caso in cui denunciò la censura subita da un’università che annullò il suo corso su Dostoevskij, nel pieno del conflitto tra Russia e Ucraina. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Chi è Paolo Nori: biografia e carriera
Paolo Nori è nato il 20 maggio 1963 a Parma, sotto il segno zodiacale del Toro, e oggi è uno scrittore affermato, tra i più prolifici e seguiti nel panorama italiano. Dopo un diploma in ragioneria e alcune esperienze lavorative all’estero, ha studiato lingua e letteratura russa all’Università di Parma, dove si è laureato con una tesi su Velimir Chlebnikov.
Ha debuttato nel 1999 con Le cose non sono le cose e da allora ha pubblicato numerosi romanzi, saggi e racconti. Collabora con riviste, quotidiani e ha fondato progetti editoriali come L’Accalappiacani e la Scuola Karenin. Docente di traduzione alla IULM, è stato anche finalista al Premio Strega 2025 con Chiudo la porta e urlo.
La vita privata di Paolo Nori
Non si conosce molto della vita privata dello scrittore Paolo Nori, che secondo le pochissime informazioni emerse ha una figlia.
La censura sul corso di Dostoevskij alla Bicocca durante la guerra Russia-Ucraina
L’autore Paolo Nori ha denunciato pubblicamente di essere finito nel mirino della censura durante la guerra innescata dall’invasione dell’esercito di Vladimir Putin in Ucraina. L’Ateneo avrebbe cancellato il suo corso sullo scrittore russo Dostoevskij “per non creare polemiche” e lo ha reso noto lui stesso, parlando ai follower, in un video su Instagram: “Io penso che quello che sta accadendo in Ucraina sia una cosa orribile. Ma quello che sta succedendo in Italia oggi sono cose ridicole: censurare un corso è ridicolo”.
Ha annunciato la cancellazione del suo corso previsto in 4 lezioni all’Università Bicocca leggendo la mail dell’Ateneo tra le lacrime. “Non solo essere un russo vivente oggi è una colpa, in Italia, anche essere un russo morto. Quando (Dostoevskij, ndr) era vivo nel 1849 fu condannato a morte perché aveva letto una cosa proibita“. Poche ore più tardi, esploso il caso della presunta censura anti russa, l’Università, come riferito da Ansa, avrebbe poi deciso di cambiare rotta e confermare il corso.
Altre 4 cose da sapere su Paolo Nori
– Ha sempre sognato di diventare scrittore, fin da bambino.
– Come riporta Torino Top News, si sarebbe trovato disoccupato all’età di 33 anni ed è allora che sarebbe arrivata la svolta: “Mi sono detto che era giunto il momento di scrivere“.
– Nel corso della sua carriera ha avviato collaborazioni con vari quotidiani tra cui Libero, Il Foglio e Il Fatto Quotidiano.
– Sul suo profilo Instagram condivide prevalentemente contenuti che rimandano alla sua attività letteraria.