Flavio Insinna si commuove: “Ci sei riuscito”

Flavio Insinna ha letto in diretta una lettera che gli è stata inviata da un fan di L’Eredità e per poco non si è commosso: ecco cosa è successo.

Flavio Insinna ha ricevuto una lettera da parte di un ragazzo disabile di nome Alessandro che occasionalmente sarebbero stato seduto tra il pubblico del programma, di cui è un grande fan. Nella sua lettera Alessandro ha ricordato Fabrizio Frizzi, ha fatto i suoi complimenti al conduttore Flavio Insinna (che per imbarazzo ha preferito non leggerli) e infine ha affermato che, quando l’emergenza Coronavirus sarà storia passata, non vedrebbe l’ora di tornare al programma.

Mentre leggeva le parole del ragazzo ad alta voce il conduttore non è riuscito a nascondere la sua commozione, e infatti alla fine della lettura ha detto: “Alessà, se ci volevi far commuovere ci sei riuscito, grazie”.

Flavio Insinna commosso per la lettera del fan

All’inizio di ogni puntata de L’Eredità Flavio Insinna legge qualche estratto dei messaggi inviati dai telespettatori ai canali ufficiali del programma. Tra uno di questi vi era un messaggio di Alessandro, un ragazzo con disabilità che in passato sarebbe stato più volte tra il pubblico dello show.

“Venire al tuo programma mi fa sentire molto protetto (…) Questo periodo difficile ci ha allontanati fisicamente ma non mentalmente. Quando tutto questo finirà, io spero di poter essere presente per poterci dare un grande abbraccio”, ha affermato il ragazzo nella lettera che Flavio Insinna ha letto in diretta, con la voce spezzata dalla commozione.

Il ricordo di Fabrizio Frizzi

Il giovane fan del programma ha anche dedicato un pensiero al compianto conduttore Fabrizio Frizzi, ex volto al timone de L’Eredità improvvisamente scomparso nel 2018 per un’emorragia cerebrale. Oggi sono ancora in tanti a mostrare via social la loro nostalgia per Fabrizio Frizzi e per la sua umanità. “Quando si pensa al programma L’Eredità il primo, grande pensiero va a Fabrizio Frizzi, che non è più tra noi ma è come se lo fosse”, ha scritto Alessandro nella sua lettera.