La cantante Wilma Goich racconta il suo rapporto con l’amato padre e il dolore della morta per la figlia Susanna, portata via da un tumore.

La cantante Wilma Goich, ospite a Oggi è un altro giorno, concede a Serena Bortone un’intervista a cuore aperto sulla sua vita privata e la carriera. La Goich si sofferma a raccontare del suo affetto per il padre e il dolore per la figlia Susanna morta precocemente a causa di un tumore che l’ha portata via a un mese dalla sua scoperta.

Wilma Goich: “Papà ha detto che io avrei cantato”

Wilma Goich racconta a Serena Bortone dell’affetto che l’ha sempre legata al padre, morto quando la cantante ha compiuto 10 anni. Durante l’intervista, la Goich ha raccontato che la vocazione per il canto è iniziata a 3 anni e che suo padre condivideva questa passione: “Fino all’ultimo papà ha detto che io avrei cantato. A mio fratello disse che doveva lavorare e io, invece, dovevo cantare”. Visibilmente felice quando ha ricordato il suo babbo, Wilma Goich fa una rivelazione molto dolce su di lui: “Papà è morto quando avevo 10 anni. L’ho sognato tante volte, arrivava sempre in momenti particolari. Una volta mi è apparso e mi ha detto che non dovevo far arrabbiare mamma e mi ha intimato di studiare”. Poi la cantante rivela un dettaglio accaduto dopo la morte della figlia: “Ultimamente mi è venuto in sogno con un cappotto bellissimo, come quello che portano gli angeli, e mi ha detto che dovevo dire una preghiera ogni sera“.

Wilma Goich sulla figlia scomparsa: “Per me Susanna è qua è in una dimensione diversa, parallela ma è qua”

La figlia di Wilma Goich è morta precocemente a causa di un tumore. La cantante non ha mai superato del tutto il dolore per la sua perdita ma la sente sempre accanto a sé: “Questo dolore mi accompagnerà tutta la vita vorrei solo posizionarlo in un modo da poter avanti più serenamente. La mia forza è mio nipote. Lui è stato male gli manca la mamma. La sua sofferenza alleggerisce la mia perché devo pensare a lui.” Alla domanda su se il dolore prima o poi vada via, la Goich dichiara: “Il dolore non si dimentica, è sordo, sta lì. In un mese Susanna non c’era più è stato talmente veloce che non ho pianto per 3-4 mesi e dopo ho cominciato a sciogliermi”. Il momento più toccante dell’intervista è quando Wilma racconta un avvenimento davvero insolito: “Dopo aver parlato con delle amiche di Susanna, sul telefono mi apparse la scritta ‘io sono qua’. Da quel giorno io mi sono riuscita ad aprire”.

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