Tra le montagne della Valle Cannobina, in Piemonte, si nasconde Gurro, borgo che custodisce una leggenda antica e un’anima scozzese, tra kilt, cornamuse e tradizioni.
Tra le montagne piemontesi, c’è un borgo che custodisce una leggenda che intreccia storia, identità e mito: quella dei soldati scozzesi che, nel Cinquecento, decisero di fermarsi per sempre in Italia. Scopriamo di più su questo luogo senza tempo.
Un angolo di Highlands nel cuore del Piemonte
Non serve un volo per Edimburgo per respirare l’atmosfera delle Highlands: basta addentrarsi, infatti, nella Valle Cannobina, in provincia di Verbano-Cusio-Ossola.
Qui, incastonato tra i boschi e le rocce del Piemonte più selvaggio, sorge Gurro, un minuscolo borgo che da secoli porta con sé un’eredità scozzese affascinante. Le case di pietra grigia, le stradine in salita e alcuni cognomi locali evocano un legame profondo con la Scozia, un filo che unisce due terre lontane nel tempo e nello spazio.
Secondo la tradizione, tutto ebbe origine nel 1525, dopo la battaglia di Pavia. Un gruppo di mercenari scozzesi, al servizio del re di Francia Francesco I, si rifugiò tra queste montagne per sfuggire al gelo e ai nemici.
Le somiglianze con i paesaggi della loro patria furono così forti che decisero di restare, fondando una comunità che, col tempo, si fuse con quella locale. È una leggenda tramandata di generazione in generazione, mai del tutto confermata, ma profondamente radicata nell’identità del paese.
Tra kilt, pietra e memoria: l’anima scozzese di Gurro
Camminando tra i vicoli stretti e acciottolati, vediamo che Gurro è caratterizzato da abitazioni costruite con pietra e legno scuro, che mostrano travi incrociate a forma di croce di Sant’Andrea, simbolo nazionale scozzese.
Anche il dialetto locale, secondo alcune ricerche linguistiche, conterrebbe parole di origine gaelica, mentre cognomi come “Donaldi e “Gibi” sembrano derivare da antiche famiglie scozzesi.
Ogni anno, a luglio, il borgo si veste dei colori del tartan per una festa che celebra le sue presunte origini. Tra cornamuse, kilt e sfilate in costume, la “Piccola Scozia del Verbano” rivive il passato con orgoglio ed ironia, trasformando la leggenda in un racconto collettivo.
Il Museo Etnografico di Gurro e della Valle Cannobina custodisce testimonianze di questa storia ibrida, fatta di tradizioni, reperti e racconti che oscillano tra realtà e mito.
