Smartphone, la funzione nascosta che mette a rischio i conti correnti

Smartphone, la funzione nascosta che mette a rischio i conti correnti

Una funzione degli anni ’90 ancora presente sugli smartphone può mettere a rischio i tuoi soldi: come disattivarla.

Lo smartphone è ormai lo strumento principale con cui milioni di italiani gestiscono operazioni bancarie e pagamenti digitali. Eppure, dietro la sua apparente sicurezza, si nasconde una funzione che rappresenta un grave pericolo per i risparmi. Scopriamo di cosa si tratta e come disattivarla.

La funzione degli smartphone che mette in pericolo il conto corrente

La tecnologia, introdotta negli anni ’90, è il 2G, oggi considerata obsoleta, però ancora attiva su molti dispositivi come rete di emergenza. Una funzione che i cybercriminali hanno imparato a sfruttare con grande efficacia.

telefono smartphone ragazzo

Attraverso strumenti chiamati IMSI catcher o stingray, i truffatori simulano antenne telefoniche e costringono gli smartphone a collegarsi alla rete 2G, anche quando sono disponibili sistemi più moderni e sicuri.

Una volta che il dispositivo è “intrappolato“, si intercettano comunicazioni e messaggi, spesso camuffati da notifiche bancarie. In questo modo, gli utenti sono spinti ad inserire le proprie credenziali di accesso su pagine contraffatte che riproducono fedelmente i siti ufficiali degli istituti di credito.

Dall’SMS fraudolento al conto svuotato

I malintenzionati collocano questi dispositivi in aree affollate, ad esempio centri commerciali, stazioni e piazze. Gli utenti ricevono messaggi che sembrano veri e legittimi che li avvertono della presenza d accessi sospetti e/o di aggiornamenti urgenti.

Convinti di proteggere i propri fondi, finiscono – invece – per consegnare password e username direttamente nelle mani dei truffatori.

La diffusione degli IMSI catcher dipende anche dalla facile reperibilità, in quanto online online sono proposti come strumenti per test di sicurezza, con prezzi che variano da mille a cinquemila euro. Inoltre, le versioni portatili permettono ai criminali di muoversi inosservati, mentre quelle fisse intercettano le comunicazioni nei pressi di sportelli bancomat o uffici postali.

Come difendersi dalla minaccia

Per evitare di cadere vittima dei cybercriminali, è consigliabile disattivare la connessione 2G dalle impostazioni del proprio dispositivo, operazione possibile su gran parte degli smartphone Android più recenti.

Per gli utenti iPhone, invece, Apple non ha ancora introdotto un’opzione dedicata, ma è consigliabile selezionare la rete 5G o 4G, se disponibili. Inoltre, non bisogna mai cliccare su link ricevuti via SMS, nonché utilizzare sempre l’autenticazione a due fattori tramite app dedicate e controllare con frequenza i movimenti del conto. Alcuni operatori italiani hanno già avviato lo spegnimento progressivo delle reti 2G, ma il percorso non è ancora completato.