Sempre malato, ma i medici non trovano nulla: cos’è la sindrome di Münchausen

Sempre malato, ma i medici non trovano nulla: cos’è la sindrome di Münchausen

Cos’è la sindrome di Münchausen? Anche se è difficile da riconoscere, perfino per i medici, presenta sintomi chiari.

Disturbo psichiatrico e comportamentale, la sindrome di Münchausen non interessa solo il paziente che la vive in prima persona, spesso in modo inconsapevole, ma anche i familiari e quanti vivono a stretto contatto con lui. Scopriamo cos’è, come si manifesta e qual è la cura.

Cos’è la sindrome di Münchausen e quali sono le cause

La sindrome di Münchausen, conosciuta anche come disturbo fittizio o dipendenza da ospedale, è molto difficile da diagnosticare, perfino per gli specialisti. Questo perché quanti ne soffrono, oltre a esserne inconsapevoli, inventano problemi fisici o psicologici con lo scopo di attirare l’attenzione.

Differente dall’ipocondria o dai cosiddetti malati immaginari, questa condizione spinge i pazienti a lamentare patologie o sintomi inesistenti, talvolta perfino facendosi del male deliberatamente. Quando la sindrome di Münchausen è per procura sono gli altri – solitamente bambini o anziani – a farne le spese. Sono diversi, ad esempio, i casi di cronaca in cui le mamme fanno di tutto per far ammalare i propri figli.

Le cause di questo disturbo sono ancora sconosciute, ma gli specialisti concordano nell’affermare che i pazienti partono quasi sempre da un disturbo di personalità o hanno avuto un’infanzia particolare con traumi affettivi.

Sintomi e cura della dipendenza da ospedale

I sintomi, o meglio gli atteggiamenti che costituiscono un campanello d’allarme della sindrome di Münchausen sono:

  • scelta di malattie o sintomi fisici/psicologici che difficilmente sono dimostrabili oppure documentabili (tipo forti mal di testa, dolori intensi alla pancia, svenimenti e attacchi di epilessia);
  • alterazione del risultato dei test diagnostici (ad esempio scaldando il termometro oppure aggiungendo sangue al campione di urine);
  • autolesionismo con tagli e bruciature, assunzione massiccia di farmaci o consumo di cibo scaduto;
  • escamotage per peggiorare una condizione di salute precaria già esistente;
  • racconti di storie incredibili sul proprio passato clinico o su quello di figli o familiari;
  • accessi frequenti negli ospedali della zona di residenza;
  • ottima conoscenza medica, spesso in stile “Wikipedia”;
  • predisposizione a interventi chirurgici o visite specialistiche di ogni tipo, anche se pericolosi;
  • tendenza a iscriversi a gruppi social di sostegno di determinate e importanti malattie (come tumori, leucemia, etc.).

Anche se è difficile diagnosticare la sindrome di Münchausen, è importante che a lanciare l’allarme siano i familiari. E’ bene sottolineare che il disturbo viene accertato dopo aver effettuato tutti gli esami del caso per escludere le patologie che il paziente lamenta. Generalmente, la cura si basa sulla psicoterapia cognitivo comportamentale e raramente vengono prescritti psicofarmaci.