L’artista Serena Brancale ha confessato alcune particolarità della sua vita privata con particolare focus al dolore per la perdita della madre.
Qualche tempo fa aveva avuto modo di raccontare la sofferenza per la perdita di sua madre, adesso Serena Brancale, parlando a Sette del Corriere della Sera, ha avuto modo di soffermarsi su qualche aneddoto relativo ancora alla donna che è stata importantissima per la sua vita anche ora che non c’è più. La cantante di ‘Anema e core’ ha svelato come, a modo suo, la provi a “tenere in vita”.
Serena Brancale e la morte della madre
Nel corso dell’intervista a Sette del Corriere della Sera, Serena Brancale ha ripercorso alcune tappe della sua vita, privata e professionale, soffermandosi sul primo Sanremo “fallito” ma soprattutto su alcuni aspetti molto personali legati alla famiglia. In particolare spicca, tra i vari passaggi del dialogo con il media, il dolore per la perdita della mamma.
“Il mio grande dolore”, ha detto la Brancale riferendosi appunto alla morte di sua madre avvenuta nel 2020. E raccontando un ricordo della donna: “Io ho otto anni, sono a lezione di flamenco. Mia madre aspetta in macchina fuori dalla scuola di danza. Un’ora chiusa in macchina, poi arrivo io, e mi porta a violino. Certe volte, un attimo prima di uscire, me la guardavo dal vetro della porta. Se devo pensare all’amore, mi viene in mente questa immagine, mia madre che mi aspettava”
“Come la tengo in vita”
Sulla compianta madre, la Brancale ha poi aggiunto un modo decisamente unico che usa per non dimenticarsi mai di lei in famiglia. Un modo, a detta sua, per “tenerla in vita”: “Su whatsapp ho creato delle Gif. Una di mamma che prepara le melanzane, cucinava spesso melanzane. Un’altra di mamma che si volta e guarda fisso in camera, con sotto la scritta ‘ti sto guardando’, la mando a mia sorella e a mio fratello. Se loro sono giù di morale, mando lei, che significa: ‘ti sto guardando’ […]. Le Gif sono un modo di tenerla in vita. Io voglio tenerla in vita“.
