Purtroppo non ci sono più, ma i genitori di Scialpi hanno lasciato un’eredità davvero preziosa, supportando il cantante nei suoi sogni.

Rocking Rolling, Cigarettes and Coffee, No East No West: hit indimenticabili, almeno per chi negli anni Ottanta era ancora uno ‘sbarbatello’. La gioia più grande è giunta forse nell’edizione 1988 del Festivalbar, quando, con la canzone Pregherei, portata sul palco in coppia con Scarlett, sbaragliò la concorrenza. Poi, analogamente a tanti suoi colleghi, è sopraggiunta una forte crisi artistica nel decennio successivo, seguita da un breve periodo di lontananza dalle scene. I genitori di Scialpi sono stati il rifugio sicuro, nonché i suoi principali fan. Non gli hanno mai fatto percepire l’omosessualità come un qualcosa di sbagliato e oggi il cantante li ricorda in termini molto affettuosi. Andiamo a conoscerli meglio.

Genitori di Scialpi: biografia, carriera e vita privata

Il padre Francesco è un poliziotto pugliese, originario di Taranto, un uomo tutto d’un pezzo, serio e ligio al dovere. La madre, invece, contribuisce al bilancio svolgendo il mestiere di segretaria per un centro farmacologico. Il 14 maggio 1962, a Parma, la coppia dà alla luce Giovanni, il primo e unico figlio. Necessità economiche fanno sì che entrambi lavorino, a costo di lasciar spesso sola la futura star. Fin dall’infanzia hanno poco tempo per coccolarselo, ma possono contare sul fondamentale sostegno dei nonni, Michele ed Emilia (quest’ultima staffetta partigiana).

Fin da bambino Shalpy capisce di avere una predisposizione alla musica. Canta nel coro della chiesa di quartiere: mamma e papà lo assecondano, avendone forse scorto prima di chiunque altro il talento. Nella sua stanza comincia a cantare i brani di Paul Simon e David Bowie, mentre scopre la magia dell’amore. Il primo bacio con il compagno di scuola Adamo, e l’annessa consapevolezza della propria omosessualità, sono facilitati dalla comprensione della madre, che lo accoglie e lo accetta con pacata tranquillità. La stessa tenerezza avuta da Shalpy in età adulta, nel momento in cui alla donna viene diagnosticata la sindrome di Alzheimer, fino al giorno della sua morte, avvenuta il 6 giugno 2018. Il padre se n’era, invece, già andato, stroncato da un tumore.

3 curiosità sui genitori di Scialpi

– Il padre gli ha comprato una chitarra su sua richiesta: preferiva passare i pomeriggi a svagarsi, anziché svolgere i compiti.

– Il talento, precoce, si scorge ad appena 3 anni quando Giovanni, non visto, balla in casa: scoperto dai genitori e da alcuni ospiti, viene applaudito.

– Nel libro È così semplice – Il cuore non ha ragione Giovanni ha ripercorso così la brutta malattia della madre: “E’ una grande sofferenza. Sono costretto a un’insopportabile perdita di comunicazione, a una mancanza totale di rapporto, a pensarla in questa condizione misera di malattia. E’ un vuoto incolmabile: hai davanti a te tua madre e non puoi dirle niente. È una dannazione, una prova molto dura della vita”.

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