Durante l’estate, complice l’aumento delle temperature e l’intensificarsi della sudorazione, molte persone si trovano a fronteggiare episodi di pressione bassa.
Nota anche come ipotensione, ossia una riduzione dei valori pressori al di sotto dei limiti fisiologici, non è sempre indice di una condizione grave ma può causare senso di malessere, soprattutto nei soggetti più sensibili al caldo.
È quindi importante riconoscere i segnali che il corpo invia e sapere come intervenire per gestire la spossatezza estiva legata all’abbassamento della pressione.
Perché la pressione si abbassa col caldo
Il caldo intenso favorisce la vasodilatazione, che si traduce in una diminuzione della pressione arteriosa, mentre l’aumento della sudorazione comporta una maggiore perdita di liquidi e sali minerali, come sodio, potassio e magnesio, fondamentali per l’equilibrio idrosalino del corpo. Quando questi elementi scarseggiano, l’organismo fatica a mantenere la pressione nei valori normali.
Oltre ai fattori ambientali, l’ipotensione può essere favorita anche da condizioni fisiologiche, come la gravidanza, o da terapie farmacologiche che interferiscono con il tono vascolare. In alcuni casi, l’origine può essere psicosomatica, legata a eventi improvvisi o stressanti che generano una crisi ipotensiva.
Quali sono i sintomi di pressione bassa
La pressione bassa può manifestarsi con sintomi che variano a seconda della sensibilità individuale e del grado di ipotensione. I segnali più comuni includono:
- sensazione di vertigine o capogiri;
- senso di svenimento;
- stanchezza improvvisa;
- difficoltà di concentrazione;
- visione offuscata;
- nausea;
- palpitazioni o battito accelerato;
- debolezza generale.
Sintomi evidenti si palesano quando i valori pressori si abbassano in modo significativo (sotto i 60/40 mmHg) e si rischia una condizione più seria in cui gli organi non ricevono sangue a sufficienza. In presenza di pallore marcato, sudorazione fredda, respiro affannoso e polso debole, è necessario rivolgersi tempestivamente a un medico o al pronto soccorso.
Cosa fare per combattere l’ipotensione
Per prevenire e gestire gli effetti della pressione bassa in estate, è importante adottare alcune semplici ma efficaci strategie quotidiane.
SiI parte dall’idratazione: bere almeno un litro e mezzo d’acqua al giorno aiuta a mantenere il volume del sangue e a compensare la perdita di liquidi, così come integrare nella dieta cibi ricchi di sali minerali, quali frutta secca, banane, verdure a foglia verde, legumi e cereali integrali. Nel periodo estivo è preferibile consumare pasti leggeri e frequenti e, per chi è predisposto all’ipotensione, la liquirizia, in piccole dosi, può aiutare a innalzare i valori pressori.
Durante le giornate più calde, è consigliabile evitare l’esposizione diretta al sole nelle ore centrali della giornata e indossare abiti leggeri, traspiranti e in fibre naturali, oltre che avere con sé un fazzoletto da inumidire con acqua fredda da applicare su collo, polsi e tempie. Quando si è in spiaggia, fare docce fresche e concedersi un breve riposo nelle ore più torride della giornata può aiutare il corpo a recuperare energie e contrastare la spossatezza.
Chi soffre spesso di pressione bassa dovrebbe tenere con sé piccoli rimedi per l’ipotensione, come un po’ di sale o una radice di liquirizia, da utilizzare in caso di improvvisi cali di pressione. In presenza di sintomi persistenti o di episodi ricorrenti, è sempre consigliabile consultare un medico per una valutazione accurata.
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