Perché non dovresti mai gettare l’olio d’oliva usato nel lavandino

Perché non dovresti mai gettare l’olio d’oliva usato nel lavandino

Attenzione ad una cattiva abitudine in cucina che può avere conseguenze decisamente gravi: perché non devi gettare l’olio d’oliva usato nel lavandino.

Un gesto – all’apparenza – innocuo, compiuto da molti nelle proprie cucine, che può trasformarsi in un grave danno ambientale. Facciamo riferimento, nello specifico, all’abitudine di versare l’olio d’oliva avanzato direttamente nello scarico del lavandino o, peggio ancora, nel WC. Scopriamo, dunque, perché è un’azione da evitare.

Non gettare l’olio d’oliva usato nel lavandino o nel WC: i motivi

Gli esperti ricordano che l’olio esausto, una volta gettato nelle tubature domestiche, diventa una delle principali fonti di inquinamento delle acque. Un solo litro, infatti, è in grado di contaminare fino a 40.000 litri d’acqua, compromettendo interi ecosistemi.

La sostanza oleosa, a contatto con le acque reflue, forma una pellicola che impedisce il normale scambio di ossigeno, danneggiando flora e fauna acquatiche. Vi sono, inoltre, diversi effetti anche all’interno delle abitazioni: a differenza dell’acqua, infatti, l’olio tende a solidificarsi raffreddandosi, creando depositi che possono ostruire le tubature e provocare malfunzionamenti ai sistemi di scarico.

Persona che pulisce padella contenente olio usato nel lavandino – www.donnaglamour.it

Gli operatori del settore ambientale sottolineano che, oltre al danno ecologico, emerge anche un problema per quel che concerne l’igiene in casa, in quanto l’accumulo di grassi nelle condutture favorisce la proliferazione di batteri e cattivi odori, che possono richiedere, in seguito, manutenzione da parte di un esperto che, nella maggior parte dei casi, è decisamente esosa.

Come smaltire correttamente l’olio d’oliva usato

Pertanto, come consigliato dagli esperti, è importante raccogliere l’olio esausto in un contenitore chiuso e conferirlo negli appositi centri di raccolta presenti sul territorio, in modo da evitare gravi danni ambientali e alle risorse idriche.

È, inoltre, possibile affidarsi ai servizi di raccolta comunali e ai distributori di carburante che, in molte città, mettono a disposizione dei contenitori dedicati al recupero degli oli vegetali domestici.