Perché molte persone intelligenti scelgono sempre gli stessi abiti: la risposta degli psicologi

Perché molte persone intelligenti scelgono sempre gli stessi abiti: la risposta degli psicologi

Gli psicologi spiegano perché molte persone intelligenti optano sempre per gli stessi abiti: gesto semplice che nasconde diversi motivi.

Uniformità, monotonia o strategia consapevole? Dietro un guardaroba ripetitivo si nasconde un approccio che la psicologia riconosce come un potente strumento per preservare le risorse mentali. Non si tratta di pigrizia o mancanza di fantasia, bensì di un metodo che diverse figure di spicco hanno adottato per affrontare con maggiore lucidità le decisioni davvero importanti. Ecco perché le persone intelligenti usano spesso gli stessi abiti.

Perché le persone intelligenti mettono sempre gli stessi abiti

Ogni scelta che compiamo durante la giornata, dal caffè da ordinare al colore della cravatta, comporta un consumo di energia mentale. La psicologia definisce questo processo come “decision fatigue“, ossia il progressivo affaticamento cognitivo che riduce la capacità di valutare al meglio le opzioni disponibili.

Gli studiosi paragonano il cervello a una batteria che si scarica man mano che prende decisioni. Limitare le scelte di routine – ad esempio cosa indossare al mattino – permette di preservare energie da utilizzare per compiti complessi, come la risoluzione di problemi lavorativi e/o la gestione delle proprie responsabilità.

Abiti cerimonia

La ricerca comportamentale ha dimostrato che quando le persone si trovano a dover prendere varie decisioni consecutive, la qualità delle scelte tende a peggiorare. Automatizzare alcune abitudini diventa – così – un meccanismo di protezione delle risorse cognitive, un vero e proprio “risparmio energetico” del pensiero.

Anche i geni famosi hanno questo tipo di approccio

Diversi esempi famosi, d’altronde, aiutano a comprendere la logica di questa pratica. Steve Jobs – ad esempio – aveva scelto il dolcevita nero e i jeans come uniforme quotidiana, Mark Zuckerberg ha dichiarato di ridurre la varietà del suo abbigliamento per concentrarsi sulle decisioni strategiche legate a Meta, mentre Barack Obama alternava esclusivamente completi blu e grigi durante la presidenza, proprio per non disperdere attenzione su questioni secondarie.

La standardizzazione del vestiario, però, non è prerogativa dei grandi leader. Anche nella vita comune, infatti, chi riduce la varietà delle scelte di abbigliamento sperimenta diversi benefici.

Tra questi, sicuramente meno stress al mattino, più ordine nell’armadio, risparmio economico e soprattutto una sensazione di leggerezza mentale. Alcuni studi hanno, inoltre, evidenziato che semplificare le decisioni quotidiane riduce l’ansia da scelta, fenomeno descritto dallo psicologo Barry Schwartz come “paradosso della scelta”.

Oltre agli effetti cognitivi positivi, si riscontra anche un impatto sociale non trascurabile. In culture dove l’abbigliamento è sinonimo di espressione personale, un look ripetitivo e uguale tutti i giorni può apparire come poco curato. Eppure, chi adotta questa filosofia spesso sviluppa maggiore sicurezza e indipendenza dal giudizio esterno.