L’Overshoot Day 2022 è stato raggiunto e le risorse naturali sono finite. Cosa succederà adesso? L’umanità attingerà dalle risorse del 2023.

L’intera popolazione mondiale ha raggiunto l’Overshoot Day 2022, ovvero le risorse naturali sono finite e adesso bisognerà attingere da quelle del 2023. Questo significa che l’impronta ecologica della popolazione andrà in debito, peggiorando di giorno in giorno la sua posizione. Cosa succederà adesso?

Overshoot Day 2022: le risorse naturali sono finite

L’Overshoot Day 2022, ovvero il giorno in cui le risorse naturali risultano finite, è arrivato. Rispetto al 2021, è giunto con 24 ore di anticipo, segnale che non va affatto accolto con gioia. Secondo il Global Footprint Network, organizzazione di ricerca internazionale che misura l’impronta Ecologica della popolazione, le risorse disponibili per l’anno corrente sono esaurite e si sta già attingendo da quelle destinate al 2023. E’ bene sottolineare che l’Italia, purtroppo, ha già raggiunto il suo Overshoot Day lo scorso 15 maggio, ma con questo nuovo ‘traguardo’, l’intera popolazione mondiale andrà in debito.

In parole povere, di anno in anno, l’umanità peggiora la sua situazione e il futuro non appare per niente roseo. Basti pensare che la popolazione utilizza “l’equivalente di quasi due pianeti” ed è cresciuta del 121%, aumentando la sua impronta ecologica del 60%, in circa 50 anni.

Overshoot Day 2022 raggiunto: e ora che succede?

Considerando che mancano più o meno 150 giorni alla fine del 2022, significa che la popolazione mondiale attingerà per parecchi mesi dalle risorse naturali del 2023. Pertanto, il prossimo Overshoot Day si raggiungerà con largo anticipo rispetto alla tabella di marcia. Questa, ovviamente, è la visione delle cose laddove l’umanità non sia in grado di fermare la sua opera di ‘distruzione’. L’unica soluzione? Ridurre notevolmente la produzione, il consumo, lo scarto e l’inquinamento. Secondo Global Footprint Network, per rallentare l’impronta ecologica della popolazione è necessario: ripristinare gli ecosistemi con l’agricoltura rigenerativa, ridurre del 50% l’utilizzo di automobili, utilizzare energia pulita, rimboschire 350 milioni di ettari di foresta, ridurre il consumo di carne e dimezzare gli sprechi alimentari.

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