I ricercatori spiegano perché dire parolacce può migliorare le prestazioni fisiche: il segreto è nella disinibizione mentale. Ecco cosa ha scoperto la scienza.
Le parolacce non sono solo un’espressione di rabbia o frustrazione: secondo un nuovo studio pubblicato su American Psychologist, possono anche aiutarci a diventare fisicamente più forti. L’esperimento, condotto su quasi 200 persone, ha evidenziato come l’uso del linguaggio volgare possa attivare uno stato mentale di disinibizione che sprigiona il nostro potenziale fisico. Ecco, a seguire, cosa è emerso.
Dire parolacce migliora la resistenza fisica: lo studio
Nel primo esperimento, come riportato da Fanpage, 88 partecipanti tra i 18 e i 65 anni, tutti in buona salute, sono stati coinvolti in un esercizio chiamato “flessioni su una sedia“. Durante l’attività fisica, i partecipanti dovevano ripetere una parolaccia. Oppure una parola neutra descrittiva di un tavolo, alternandole ogni due secondi, a seconda della randomizzazione prevista dallo studio.
I risultati hanno mostrato che chi diceva parolacce riusciva a sostenere il proprio peso corporeo per un tempo maggiore rispetto a chi usava parole neutre. Inoltre, i questionari somministrati dopo l’esercizio hanno rivelato che chi utilizzava linguaggio volgare si sentiva più disinibito, coinvolto, sicuro di sé e meno distratto.
Il secondo esperimento conferma i benefici mentali
Nel secondo esperimento, altri 94 volontari hanno svolto lo stesso compito fisico. Ma sono stati analizzati anche altri aspetti psicologici, come autostima, ansia somatica e effetto spettatore, attraverso strumenti standardizzati come il Revised Competitive State Anxiety Inventory–2. Anche in questa fase, chi diceva parolacce ha ottenuto prestazioni superiori e ha mostrato uno stato mentale più positivo.
Secondo il professor Richard Stephens, coordinatore dello studio, aggiunge Fanpage, “dire parolacce è letteralmente uno strumento a basso costo, privo di calorie, privo di farmaci e facilmente reperibile a nostra disposizione quando abbiamo bisogno di migliorare le nostre prestazioni“.
