Seconda prova Maturità 2025: torna Cicerone al Classico, matematica con Cartesio e Platone allo Scientifico, lingue e tecniche per gli altri indirizzi.
Dopo aver messo nel cassetto la prima prova con il tema d’italiano, questa mattina oltre 524mila studenti italiani si sono seduti nuovamente tra i banchi per affrontare la seconda prova scritta dell’esame di Maturità 2025.
Le discipline protagoniste sono quelle caratterizzanti i diversi indirizzi di studio: latino per il liceo classico, matematica per lo scientifico, lingue per il linguistico, ma anche materie specifiche per i tecnici e i professionali.

Seconda prova di Maturità 2025: torna Cicerone al Classico
Al liceo classico, come riportato da Sky News, la prova ha proposto un brano tratto da Laelius de amicitia di Cicerone, testo scritto nel 44 avanti Cristo ma ambientato nel 129 avanti Cristo.
Il dialogo mette in scena Gaio Lelio mentre riflette sull’amicizia con Scipione Emiliano, figura di primo piano della Roma repubblicana recentemente scomparsa. Il tema dell’amicizia viene trattato con toni profondi e sentiti. Richiedendo agli studenti non solo la traduzione del passo, ma anche una riflessione sul significato di questo vincolo umano.
Matematica, lingue e discipline tecniche per gli altri indirizzi
Anche negli altri percorsi scolastici, la seconda prova ha coinvolto gli studenti in esercitazioni legate alle specificità del proprio indirizzo. Al Liceo Scientifico, come previsto, i maturandi si sono confrontati con la matematica.
Secondo le prime indiscrezioni riportate da Sky News, i due problemi iniziali della traccia prendevano le mosse da celebri citazioni filosofiche. Il primo da Cartesio, con la frase “La ragione non è nulla senza l’immaginazione“, e il secondo da Platone, con “La bellezza è mescolare, in giuste proporzioni, il finito e l’infinito“. Entrambi i problemi conducevano allo studio di una funzione, fulcro tradizionale della prova.
Le contaminazioni tra ambiti culturali non si sono fermate qui. Nei quesiti a risposta aperta si sono susseguiti riferimenti a un’opera di Umberto Boccioni, celebre volto della moneta da 20 centesimi. A un passaggio tratto dal De divinatione di Cicerone, impiegato per introdurre riflessioni di tipo probabilistico.
Tra i quesiti è comparso anche un gioco enigmistico, un anagramma costruito sulla parola “studiare”. La prova si è conclusa con una citazione del matematico David Hilbert: “La matematica non conosce razze o confini geografici; per la matematica, il mondo culturale è una singola nazione”.
Al liceo linguistico, la prova ha riguardato la disciplina “Lingua e cultura straniera 1“, mentre negli istituti tecnici ed economici sono state proposte tracce attinenti alla preparazione settoriale.