Il modo per risparmiare un po’ di soldi, che – sicuramente – forse in pochi conoscono: la soluzione che tutti aspettavano.
Il campo degli investimenti in Italia, nel corso del 2025, ha dimostrato di essere in continua trasformazione: si è rilevata, infatti, una forte crescita nel comparto immobiliare, e, al contempo, si è fatta strada una soluzione capace di generare ottimi vantaggi, anche sul lungo termine. Anche se in pochi la conoscono, rappresenta un’alternativa interessante al classico mattone. Scopriamo, dunque, di cosa si tratta.
Investimenti immobiliari, un campo che attrae: i costi odierni
Nel primo semestre dell’anno, il mercato immobiliare italiano ha avuto una ripresa importante, visto che ha sfiorato i 5 miliardi di euro in investimenti. A incentivare tale interesse è stata soprattutto la possibilità di ottenere rendite passive attraverso la locazione.
In alcune zone urbane ad alta domanda e nei segmenti turistici, il rendimento lordo può superare il 5%. Il quadro cambia, però, una volta sottratti i costi vivi: imposte, manutenzione, spese condominiali e vacanza dell’immobile, infatti, abbassano la resa netta al 2,5-3%.
Un ulteriore elemento da considerare, in tale ottica, inoltre, è l’adeguamento degli affitti all’inflazione. Con un tasso annuo dell’1,3% registrato a luglio 2025, i canoni possono essere rivalutati parzialmente, ma i margini di guadagno restano comunque contenuti.
In dieci anni, il proprietario di un immobile può ottenere circa 52.928 euro di ritorno netto. Una cifra ragguardevole, ma non necessariamente la più vantaggiosa se si considera la gestione, la burocrazia e l’illiquidità tipica del settore.
La soluzione per risparmiare che pochi conoscono
La soluzione che si può prendere in considerazione per risparmiare, ma che in pochi valutano, è rappresentata dai Buoni del Tesoro Poliennali ideali per i piccoli investitori.
In sostanza, i rendimenti si attestano al 3,6% per le scadenze decennali e al 4,2% per quelle trentennali. Tali strumenti, inoltre, offrono stabilità e, soprattutto, una tassazione agevolata al 12,5%. Un risparmiatore che investe oggi in un BTP trentennale può prevedere un guadagno di circa 47.966 euro, avendo a disposizione il vantaggio della liquidabilità e della minore esposizione agli imprevisti operativi.
Ancora più interessante è il ruolo dei fondi pensione, spesso non considerati, ma in grado di offrire prospettive allettanti. Oltre ai potenziali rendimenti, tali strumenti fanno leva, infatti, su una fiscalità progressivamente più vantaggiosa: fino al 9% dopo 35 anni di permanenza. A ciò si aggiunge la flessibilità nella scelta del profilo di rischio, che può variare da obbligazionario prudente ad azionario globale.
Un risparmiatore con orizzonte lungo può, con un fondo pensione bilanciato e/o dinamico, ottenere una rendita comparabile – se non superiore – a quella di un immobile locato, avvalendosi, nei fatti, di una gestione semplificata, senza oneri aggiuntivi.
