Vi presentiamo una raccolta delle frasi più celebri e iconiche (ma anche controverse) pronunciate da Umberto Bossi, leader e fondatore della Lega Nord.
Umberto Bossi, fondatore della Lega Nord e figura centrale del movimento federalista italiano, ha sempre parlato con passione e determinazione. Le sue parole hanno spesso suscitato dibattiti e polemiche, ma hanno anche segnato la storia politica del Paese. Ripercorriamo alcune delle sue frasi più significative.
Le frasi più famose di Umberto Bossi
Con Umberto Bossi non ci sono vie di mezzo: o lo si sostiene, o lo si critica aspramente. Nel corso della sua lunga carriera politica, il leader della Lega Nord ha conquistato una folta schiera di seguaci, ma non sono mai mancati detrattori e oppositori. Nonostante le polemiche e le difficoltà, Bossi è sempre andato avanti con determinazione, fedele alle sue idee e alla causa federalista.
Ripercorriamo la carriera di Umberto Bossi con una selezione delle sue frasi più celebri:
- Il nostro popolo è pronto ad attaccare. Si dice che il Paese stia andando a fondo, ma io conosco un solo Paese, che è la Padania. Dell’Italia non me ne frega niente.
- Quando vedo il tricolore mi incazzo. Il tricolore lo uso per pulirmi il culo.
- La Lega Nord ce l’ha duro.
- La Lega non è razzista e non è xenofoba. Noi siamo democratici.
- I popoli non sono come l’acqua che si può mescolare a piacere. I popoli si mescolano con difficoltà. Gli uomini ritornano sempre alle loro radici.
- La Lega non è l’antipolitica. Noi siamo un movimento che vuole la liberazione del Nord e il federalismo.
- Abbiamo il dovere morale di liberare il nostro popolo da questa Italia schiavista. Il potere colonialista imbecille non capisce che il popolo aspetta solo il momento per attaccare, e quel momento verrà.
Le frasi più controverse di Umberto Bossi
Alcune frasi di Umberto Bossi sono diventate veri e propri tormentoni, spesso riprese dai media e utilizzate in contesti diversi.
Ecco quali sono le più controverse e che hanno spesso sollevato accesi dibattiti:
- Valigia di cartone fa rima con terrone.
- Noi i fascisti li teniamo sotto tiro con il Winchester.
- Se Berlusconi mi telefona gli faccio sentire il rumore del mio revolver.
- Gli immigrati hanno dei diritti, però solo a casa loro.
- Basta con la sigla Spqr, senatus populusque romanus… io dico: sono porci questi romani.
- Figli di Padania, senza libertà non c’è né giustizia né futuro.
