Elisabetta Gregoraci parla di Briatore e della profonda gelosia che provava per l’ex marito, e fa una confessione inaspettata.
Elisabetta Gregoraci ha da sempre attirato l’attenzione dei media, non solo per la sua carriera da modella e da conduttrice televisiva, ma anche per la sua vita privata. In un’intervista al Corriere della Sera, la showgirl ha raccontato la sua vita tra luci e ombre.
Oggi impegnata su Rai2 con lo show Audiscion insieme a Gigi e Ross, la Gregoraci si è aperta sul rapporto con l’ex marito Flavio Briatore, il figlio Nathan Falco e le difficoltà incontrate nella sua carriera televisiva. Ma scopriamo che cosa ha rivelato.
Elisabetta Gregoraci: la confessione su Briatore
Uno degli aneddoti più interessanti raccontati durante l’intervista è quello che riguarda Flavio Briatore, storico compagno e padre di suo figlio.
Gregoraci ha rivelato: “Flavio dormiva, ho preso il suo dito e l’ho usato per sbloccare i messaggi“. “Non ho trovato nulla” ha ammesso, sdrammatizzando l’episodio con il suo consueto stile ironico.

Nonostante la rottura, tra i due è rimasto un legame profondo: “Quando è stato male sono rimasta dieci giorni in ospedale accanto a lui“, ha raccontato.
Sulla differenza d’età tra lei e l’imprenditore, la showgirl ha dichiarato: “Parlano della differenza d’età , dei soldi, tutte cavolate. Se non fossi stata innamorata di Flavio non ci sarei rimasta 13 anni. Tredici anni, mica sei mesi. E non gli starei accanto ancora oggi“.
L’amore per Nathan Falco e le difficoltà professionali
Tra i momenti più toccanti dell’intervista, Elisabetta Gregoraci ha parlato del distacco dal figlio Nathan Falco, ora 15enne, che studia in Svizzera. “Ho accusato il colpo” confessa. Per lei, l’educazione è fondamentale: “Detesto i figli di papà . In Kenya l’ho portato negli orfanotrofi per insegnargli il valore delle cose“.
Elisabetta Gregoraci sottolinea quanto la bellezza, spesso considerata un vantaggio, le abbia creato difficoltà professionali: “Sono stata scartata da una pubblicità perché avrei distratto dal prodotto“. Non si lamenta, però, e riconosce l’importanza dell’impegno e della costanza: “Non basta l’aspetto, bisogna lavorare duramente“.