Il tuo segreto più imbarazzante ha un nome: cosa significa guilty pleasure

Il tuo segreto più imbarazzante ha un nome: cosa significa guilty pleasure

Cosa vuol dire davvero guilty pleasure e perché lo diciamo? Un comportamento che accomuna tutti, ma imbarazza la maggior parte di noi.

Hai mai ascoltato una canzone imbarazzante di nascosto, oppure visto per l’ennesima volta un reality trash senza volerlo ammettere a nessuno? Allora hai sperimentato un guilty pleasure, ovvero un piacere colpevole o meglio, proibito: qualcosa che ti piace davvero, ma di cui un po’ ti vergogni.

Il termine guilty pleasure viene spesso usato per descrivere hobby, programmi, canzoni o abitudini che ci regalano gioia, ma che consideriamo “bassi”, poco sofisticati o lontani dalla nostra immagine pubblica. La frase mette insieme due parole chiave: guilty (colpevole) e pleasure (piacere), e suggerisce quella sensazione ambigua di godersi qualcosa… pur sentendosi un po’ in colpa.

  • Origine: inglese.
  • Quando si usa: quando si parla di gusti personali non “ammessi” socialmente.
  • Lingua: inglese, ma è entrato anche nell’uso comune in italiano.
  • Diffusione: globale, soprattutto sui social e nei contesti pop.

Origine e significato del guilty pleasure

L’espressione guilty pleasure nasce in lingua inglese e si è diffusa a partire dal XX secolo, specialmente nel linguaggio dei media e della cultura pop. Anche se non ha un’origine classica (latina o greca), è formata da due parole molto comuni: guilty (colpevole) e pleasure (piacere). L’idea è quella di un contrasto tra ciò che si desidera e ciò che si ritiene inappropriato.

In italiano non esiste una vera traduzione letterale che mantenga lo stesso impatto. Per questo, l’espressione viene spesso lasciata in inglese anche nei discorsi quotidiani. Usare questo termine è diventato un modo ironico e autoindulgente per raccontare le nostre “debolezze culturali”.

uomo confuso

Esempi d’uso comune

  • “Il mio guilty pleasure è guardare Uomini e Donne mentre mangio patatine”.
  • “Amo le canzoni di Britney Spears: lo so, è un guilty pleasure, ma non mi vergogno più”.
  • “Guardare i film natalizi a luglio? Il mio guilty pleasure definitivo”.

Questo termine è ormai parte del lessico pop moderno e viene usato senza giudizio, anzi: spesso è un modo per dire al mondo che non c’è niente di male nel godersi quello che ci piace, anche se non è ‘cool’.