Con la chiusura delle scuole si pone per le famiglie italiane un grande dilemma. Chi accudirà i bambini fino al momento delle ferie?

Le alternative che i genitori prendono normalmente in considerazione sono tre: i nonni, se disponibili, soluzione naturalmente molto economica e esente da dubbi, selezioni, colloqui; la babysitter, che sia quella con cui si collabora durante l’inverno o una nuova, magari individuandola nel luogo di villeggiatura in affiancamento ai nonni; i centri estivi.

Se dopo aver valutato le varie opzioni e i budget di spesa disponibili, vi siete orientati sul centro estivo, questi sono alcuni suggerimenti per poter fare la scelta ideale per i vostri figli.

Attenzione all’età

C’è centro estivo e centro estivo. Non tutte le realtà che si occupano dell’accoglienza durante l’estate sono strutturate per accettare i bambini piccoli. Talvolta capita che i piccoli siano benvenuti, ma visitando la location e scorrendo il programma settimanale può accadere di accorgersi come non sia il centro estivo adatto a loro. D’altronde, se un’associazione è specializzata nell’offrire intrattenimento a ragazzini di 12 o 14 anni, difficilmente riuscirà a soddisfare le esigenze anche di un bimbo di tre. Si consiglia quindi studiare attentamente il programma e capire se ci sono proposte ad hoc in base all’età

RD_Bambini_giocano

All’aria aperta

Dopo 9 mesi passati a scuola è arrivato il momento di stare all’aria aperta. Quando si sceglie il centro estivo è importante verificare che ci siano degli spazi all’aperto e che siano anche previste gite in montagna, mare, in piscina, proprio per dare alla possibilità ai bambini di vivere l’estate, anche se sono ancora, per il momento, stanziati in città.

Educatori

Così come nel momento in cui si seleziona una babysitter un genitore pone attenzione ad alcuni dettagli come la sua formazione, la sua conoscenza delle lingue, la sua capacità di intervenire in situazioni di primo soccorso, anche nella scelta del centro estivo sarebbe utile fare un’indagine su che tipo di educatori assisteranno i bambini durante quelle settimane. Sono educatori certificati? C’è differenza fra ruolo di educatore e quello di animatore? Questo aspetto diventa importante anche nel momento in cui i bambini vanno a frequentare una piscina o al mare: c’è qualcuno fra gli adulti che abbia un diploma di salvamento?

Osservare i bambini

Come in qualsiasi altra circostanza, il più delle volte saranno i figli stessi a dare il feedback più veritiero sulla qualità del centro estivo. Se infatti, andranno e torneranno felici, significa che stanno vivendo un’esperienza positiva. Nel caso in cui invece dimostrino una fase di nervosismo e intolleranza, allora è giusto indagare sul motivo.

Certamente stare in compagnia di coetanei anche durante le settimane estive può essere molto divertente, ma non bisogna dimenticare che i bambini sono particolarmente stanchi dopo un intero anno scolastico e quindi si potrebbe pensare che, per 1 o 2 settimane dalla fine della scuola, abbiano il “diritto” ad un periodo di pausa dal solito tran tran. Un’alternativa quindi può essere quella di trovare una babysitter che possa accudirli all’interno del loro ambiente domestico, portarli quotidianamente al parco e intrattenerli con attività individuali, almeno per un periodo di tempo. Una scelta che dipende anche molto dall’età del bambino.

DONNAGLAMOUR ULTIM'ORA

ultimo aggiornamento: 22 Giugno 2023 12:03


Lista di nascita, la miglior soluzione è farla online: cosa metterci

Abbraccia l’estate con la collezione di costumi da bagno di Gianna Bellucci