L’assegno di invalidità civile può arrivare fino a 1289 euro in specifici casi: come richiederlo e quali requisiti rispettare.
L’assegno di invalidità civile continua a rappresentare una delle principali misure di sostegno economico per le persone con gravi menomazioni fisiche e limitazioni della capacità lavorativa. Previsto dalla Legge n. 118 del 1971, questo contributo può raggiungere, in determinate situazioni, un importo massimo di 1.289 euro mensili. Scopriamo, dunque, in cosa consiste e come ottenere tale importo, rispettando specifici requisiti.
Come si determina l’invalidità e quali sono gli importi previsti
Il riconoscimento dell’invalidità civile avviene attraverso una Commissione medica dell’ASL competente, incaricata di valutare la documentazione sanitaria e lo stato clinico del richiedente.
In base alla gravità della menomazione, vengono attribuite percentuali differenti che determinano i diritti economici connessi. Con un’invalidità totale al 100% e un reddito personale annuo non superiore a 19.772,50 euro, si ha diritto ad un assegno mensile di 336 euro per tredici mensilità.
L’importo può aumentare grazie ad una maggiorazione riconosciuta automaticamente dall’’’INPS in presenza di redditi molto bassi.
In questo caso, si arriva a 747,84 euro mensili. A tale cifra può sommarsi l’indennità di accompagnamento, pari a 542 euro al mese, destinata a chi non è autosufficiente e necessita di assistenza continua. In presenza di tutti i requisiti, l’ammontare complessivo raggiunge così i 1.289 euro mensili.
La novità della Corte Costituzionale e l’iter da seguire
Un passaggio rilevante per i beneficiari è arrivato con la sentenza n. 94 del 3 luglio 2025 della Corte Costituzionale.
I giudici hanno stabilito che il divieto di integrazione al minimo per gli assegni calcolati esclusivamente con il sistema contributivo era contrario al principio di uguaglianza sancito dall’articolo 3 della Costituzione.
Con questa pronuncia, anche tali assegni potranno essere integrati fino al minimo, garantendo maggiore equità, sebbene la misura non abbia effetto retroattivo.
Per avviare la procedura di riconoscimento è necessario presentare domanda all’INPS, allegando la documentazione medica.
Successivamente si viene convocati dalla Commissione medica dell’ASL per la visita di accertamento, al termine della quale è rilasciato un verbale con la percentuale di invalidità riconosciuta. Sulla base di tale valutazione l’INPS provvede in automatico all’erogazione dell’assegno e delle eventuali maggiorazioni, mentre per l’indennità di accompagnamento occorre una richiesta specifica.
