Chi è Tära: tutto sulla cantautrice italo-palestinese a Sanremo Giovani

Chi è Tära: tutto sulla cantautrice italo-palestinese a Sanremo Giovani

Nella musica di Tära si rintracciano riferimenti alle sue radici. Conosciamo meglio la cantautrice italo-palestinese a Sanremo Giovani.

Tära è una cantautrice italo-palestinese, che nella scelta del suo nome d’arte (TÄRA evoca “l’alba” in arabo), ha voluto dare traccia della sua identità. Infatti il suo percorso artistico rappresenta rinascita e fusione tra le radici arabe ed il contesto italiano in cui è immersa. Ecco cosa sapere sulla cantautrice italo-palestinese a Sanremo Giovani.

Biografia e background familiare di Tära

Tära, il cui nome vero è Tamara Al Zool, è nata e cresciuta a Cassino (in provincia di Frosinone) – presumibile nel 2003 – da genitori di origine palestinese, immigrati in Italia negli anni ’90. Si è interessata alla musica fin da bambina, e nella scrittura dei suoi brani ha sempre citato la Palestina, non dimenticando la situazione della sua terra d’origine, che lei non ha mai visitato.

La famiglia rappresenta per lei un pilastro di resilienza: in un’intervista a Cosmopolitan (maggio 2025), ha raccontato di come i genitori le abbiano trasmesso l’orgoglio per le radici palestinesi, nonostante le difficoltà di integrazione. Sua madre, in particolare, è stata una figura chiave nel suo percorso di accettazione dell’identità: durante un live TikTok (agosto 2025), ha menzionato che è stata lei a incoraggiarla a “non nascondersi più” dopo episodi di bullismo, di stampo razzista, a scuola.

Crescere in un Paese straniero le ha fatto conoscere aspetti positivi, negativi e formativi. Cresciuta tra stereotipi e discriminazioni, ha inizialmente nascosto le sue origini per paura di bullismo e razzismo. Ma con il tempo ha trasformato queste esperienze in forza creativa e così ha trasformato la sua musica in un ponte tra culture, mescolando R&B americano con elementi arabi e italiani, in un genere che lei stessa ha definito ‘Arab’nB’. Si tratta di un mix di ritmi urbani, melodie tradizionali palestinesi e sonorità pop contemporanee.

La sua carriera musicale

Tära ha iniziato a comporre da bambina, ma la vera svolta è arrivata nel 2024 con la partecipazione a X Factor Italia, dove ha conquistato il pubblico senza vincere il talent, ma guadagnando visibilità ed una significativa fanbase su Instagram e TikTok.

Prima di questa tappa, nel 2022 ha deciso di dedicarsi seriamente alla musica, ed al genere che più ha attratto il suo interesse. Infatti ha rivelato che dopo il liceo si è sentita più libera, lontana da un “contesto dove la diversità veniva spesso vista con superficialità o stereotipi”.

L’anno dopo ha fatto uscire il primo singolo bilingue (italiano-arabo). Tra i suoi pezzi ci sono: “Sotto Effetto”, parte del progetto Arab’nB, un inno all’empowerment, e “Farti Fuori”, brano pop riflessivo uscito ad aprile 2025.

È stata selezionata per playlist Spotify come Anima R&B e Fresh Finds Italia, ed inclusa nel programma EQUAL Italia. Come artista si è distinta poi per il suo impegno sociale, in quanto ha usato la sua voce per rappresentare la comunità palestinese in Italia. Inoltre si è esibita in concerti benefit, come “Nessun Dorma” a Bologna (novembre 2024), dove ha condiviso il palco con artisti come Angelica per sensibilizzare sul conflitto in Palestina. Si è anche esibita al Miami Festival di Milano ed al Club Etnie di Marcianise.

La cantautrice è riuscita ad arrivare tra i finalisti di 1MNext 2025 (concorso legato al Concertone del 1° Maggio). Nel corso del 2025, Tära ha presentato il brano “Mezzaluna” per partecipare a Sanremo Giovani, riuscendo ad inserirsi tra i 34 artisti in gara, tra i quali saranno scelti due cantanti per partecipare alla kermesse canora a febbraio 2026, nella categoria “Nuove Proposte”.

La vita privata di Tära

Non sono noti dettagli sulla sua sfera più personale: non ci sono conferme su eventuali relazioni della cantante.

Curiosità su Tära

– Il significato del nome TÄRA non è casuale: in arabo, “Tära” (طَرَة) significa “alba” o “luce dell’inizio”, un richiamo alla rinascita personale. La cantautrice lo ha scelto nel 2022, durante il suo percorso di accettazione delle origini, per simboleggiare l’alba, dopo anni in cui ha nascosto la sua identità per paura di discriminazioni a scuola. In un’intervista su ColorY* (2024), ha spiegato: “Ho coniato questo nome appositamente per la mia musica, perché rende l’idea del blend tra l’arabo e l’RnB”.

– La sua presenza social su TikTok ed Instagram è volta a promuovere e portare avanti il suo progetto musicale. Attraverso i social condivide la sua musica con cui racconta storie di lotta, speranza ed orgoglio culturale. I suo brani sono disponibili su Spotify.

– Fiera della sua cultura, è riuscita a vivere positivamente il senso di scissione interiore che da giovane invece l’ha tormentata. In una intervista a “Cosmopolitan”, la cantautrice ha raccontato di aver a lungo vissuto “un conflitto con me stessa, con la mia identità. Con le mie origini, anche con il mio aspetto”. Infatti ha svelato che ha intenzione di fare pace con le sue origini attraverso la musica.

– La sua arte è un atto di resistenza, come ha confessato: “La Palestina è essa stessa arte, dai ricami alle canzoni tradizionali”. Per questo ha scelto di usare la musica per unire e rappresentare chi si sente “fuori posto”. Infatti la sua missione è quella di creare un luogo sicuro per chi come lei, ha dovuto affrontare difficoltà e sfide legate al vivere in un contesto che non li rappresentava a pieno.

– I suoi riferimenti musicali passano da Giorgia ad Elisa, da Ariana Grande a Gemitaiz. Ma l’artista ha risentito anche dell’influenza della musica araba tradizionale e di artisti indie come Venerus o Joan Thiele.

– Tra artisti che l’hanno ispirata ha elencato: M.I.A., Sevdaliza, Fka Twigs, Umm Kulthum. Inoltre ha detto di sognare collaborazioni con: Rosalía, Metro Boomin o Tyler, the Creator.