Andiamo a conoscere meglio Rolando Ravello: attore, regista, sceneggiatore e conduttore televisivo, dalla carriera degna di nota.
Rolando Ravello è un artista poliedrico, che si è distinto come attore, regista e sceneggiatore, spaziando dal cinema d’autore alla televisione ed al teatro. La sua collaborazione con maestri come Scola e la sua versatilità nei ruoli lo hanno reso un nome rispettato nel panorama italiano ed internazionale.
Rolando Ravello: biografia e primi passi nel mondo dello spettacolo
Nato a Roma il 4 giugno 1969, sotto il segno dei Gemelli, Rolando Ravello ha seguito la sua aspirazione artistica, formandosi presso la scuola di recitazione “La Scaletta” a Roma.
Prima che come attore, ha esordito nel 1991 in televisione come conduttore nel game show “Ho fatto 13!!!”, su Telemontecarlo. Successivamente ha presentato il programma per ragazzi “Big!” (1991-1993).
La carriera da attore e regista
Il suo debutto cinematografico è avvenuto con “Abbronzatissimi” (1991), film di Bruno Gaburro. Ma è con Ettore Scola, che ha avuto modo di raggiungere la vera notorietà, interpretando un ruolo da protagonista in “Romanzo di un giovane povero” (1995), accanto ad Alberto Sordi, film in concorso al Festival di Venezia.
La collaborazione con Scola, che Ravello considera un “secondo padre”, è proseguita nel tempo, con pellicole come: “La cena” (1998), “Concorrenza sleale” (2000) e “Gente di Roma” (2003). Ravello si è messo in evidenza come interprete, per la capacità di calarsi in ruoli complessi e versatili, spaziando tra generi diversi, dalla commedia al dramma.
Tra i suoi ruoli più memorabili ci sono l’inquietante serial killer in “Almost Blue” (2000) di Alex Infascelli, il muratore Agostino in “Tutti contro tutti” (2013), da lui stesso diretto. Inoltre ha dato il volto a Marco Pantani, nel film TV “Il Pirata – Marco Pantani” (2006), con una straordinaria trasformazione fisica e attoriale. Inoltre, ha partecipato a fiction di successo come: “La nuova squadra “(2008-2010) e “Crimini” (2006-2010), interpretando ruoli come l’ispettore Sergio Vitale ed un killer della ‘Ndrangheta.
Come regista, Rolando Ravello ha esordito con “Tutti contro tutti” (2013), una commedia grottesca che affronta il dramma delle case occupate, ispirata al suo monologo teatrale ‘Agostino’. In seguito, ha diretto “Ti ricordi di me?” (2014) e la serie “Immaturi” (2016), tratta dal film di Paolo Genovese. Si è cimentato anche nel ruolo di sceneggiatore, contribuendo a successi come “Perfetti sconosciuti” (2016). Successivamente, ha diretto la serie “Il Clandestino” (2024) con Edoardo Leo. In più, ha recitato in “Rumours di Guy Maddin”, accanto a Cate Blanchett, ottenendo grandi elogi per la sua interpretazione.
A teatro, Ravello ha brillato in spettacoli come Romeo e Giulietta (1995-1996), vincendo il Premio come migliore attore non protagonista al Festival di Borgo Verezzi, ed Agostino (2009), scritto con Massimiliano Bruno. Inoltre, ha avuto modo di maturare l’esperienza di docente di recitazione presso la scuola Fabbrica Artistica di Roma, da lui fondata insieme a Massimiliano Franciosa e Claudia Crisafio.
Il suo impegno nella scuola di recitazione e centro di formazione artistica, che offre corsi di recitazione, regia ed altre discipline legate al cinema ed al teatro, gli ha permesso di trasmettere la sua passione per il mestiere. Nelle sue lezioni e corsi promuove un approccio flessibile alla recitazione, senza affidarsi ad un unico metodo.
La grande amicizia con Pietro Taricone
Ravello ha avuto un legame profondo con Pietro Taricone, lanciato nel mondo dello spettacolo dalla prima edizione del Grande Fratello a cui ha partecipato. In seguito si è fatto strada come attore in film e fiction. I due si erano conosciuti sul set della fiction “La nuova squadra” (2008-2010), dove Ravello interpretava l’ispettore Sergio Vitale e Taricone l’ispettore Vito Sorrentino. La loro amicizia trovò modo di consolidarsi anche grazie alla comune passione per il paracadutismo.
Un legame segnato da un tragico evento: la morte di Taricone, il 29 giugno 2010. Ravello era presente quando l’amico perse la vita in un incidente di paracadutismo a Terni. In un’intervista rilasciata al Fatto Quotidiano il 13 luglio 2025, l’artista ha raccontato il trauma di quel giorno: “Ero con lui, ci lanciavamo insieme. Dopo quel giorno non mi lancio più”. L’esperienza lo ha segnato profondamente, portandolo ad intraprendere nove anni di analisi psicologica per elaborare il lutto.
Ravello ha anche rivelato di essere arrivato due volte al campo di paracadutismo dopo l’incidente, ma di non essere mai riuscito a scendere dall’auto. Così ha deciso di abbandonare definitivamente l’hobby per i lanci con paracadute. La sua testimonianza, a distanza di anni dalla prematura scomparsa dell’amico, conferma la grande amicizia tra i due. Le sue parole hanno sottolineato come la tragica perdita, abbia avuto un impatto significativo sulla sua vita, influenzando il suo percorso personale e professionale.
La vita privata di Rolando Ravello
Non ci sono informazioni pubbliche confermate riguardo allo stato civile di Rolando Ravello. L’attore e regista italiano mantiene una grande riservatezza sulla sua vita privata.
Dove vive?
Dovrebbe risiedere a Roma, dove ha trascorso gran parte della sua vita e dove ha anche studiato recitazione presso la scuola “La Scaletta”. Nella capitale ha continuato a lavorare come attore, regista e docente presso Fabbrica Artistica ed il Teatro Argot Studio.
Curiosità su Rolando Ravello
– È appassionato di recitazione, regia e sceneggiatura, con un approccio eclettico che rifiuta un unico metodo attoriale. Infatti ha dichiarato che preferisce attingere da diverse tecniche, per adattarsi ai ruoli e ai contesti. Questa curiosità si riflette nella sua capacità di osservare il mondo. In un’intervista a The Hollywood Reporter Roma (2024), l’artista ha raccontato di essere affascinato dalle vite nascoste dietro le finestre illuminate, un’ispirazione per le sue storie.
– La sua presenza social si rintraccia grazie alla pagina Instagram Fabbrica Artistica. Attraverso i video caricati sui social, si documenta il suo ruolo di formatore a contatto con giovani talenti ed appassionati di recitazione e regia.
– Ravello ha mantenuto un rapporto di amicizia significativo con Kasia Smutniak, ex compagna di Pietro Taricone, dopo la tragica morte dell’attore. Un dato documentato, ad esempio, da un articolo di Novella 2000 (26 agosto 2010) inerente una vacanza fatta dall’attore insieme a Kasia, alle Isole Eolie, con la figlia Sophie.
– Inoltre, Ravello è coinvolto come vice presidente nella Pietro Taricone Onlus, fondata da Kasia Smutniak nel dicembre 2011 per onorare la memoria del padre di sua figlia. L’associazione si occupa di progetti educativi per bambini svantaggiati
