Nicola Barraco si è fatto strada nel mondo dell’informazione come: giornalista, documentarista ed inviato de “Le Iene”.
Nicola Barraco si è fatto conoscere come autore di interviste e reportage per la trasmissione satirica “Le Iene”, ma anche come documentarista sociale, di cultura e politica. Con il suo approccio innovativo e creativo, da “iena” ha avuto modo di rappresentare una voce autorevole dell’informazione e dell’approfondimento di peso.
La biografia e la carriera di Nicola Barraco
Nato in Sicilia, a Marsala (provincia di Trapani), presumibilmente intorno agli anni ’80 (probabilmente tra il 1980 ed il 1985), in base alla sua traiettoria professionale, Nicola Barraco ha costruito una carriera incentrata su inchieste giornalistiche di grande impatto e reportage per trattare temi sociali, culturali e politici. Adottando un approccio creativo ed innovativo, ha scelto di combinare video-making, editing e fotogiornalismo, per rendere accessibili storie complesse al grande pubblico.
Una volta mossi i passi nel mondo dell’informazione, ha collaborato con diverse testate e produzioni televisive, ma è soprattutto con “Le Iene” che ha guadagnato grande visibilità, contribuendo a rendere il programma una delle principali fonti di informazione investigativa in Italia. Tra i suoi contributi più noti, come inviato della storica trasmissione di Italia1, ci sono interviste a figure di spicco e documentari che esplorano ingiustizie sociali (casi di diritti umani e storie di resilienza).
Si è approcciato con il giornalismo facendo la gavetta, e le varie esperienze fatte gli hanno permesso di formarsi come reporter sul campo. Dapprima, ha collaborato presso l’emittente locale Telejato a Corleone (in provincia di Palermo), un periodico noto per le sue inchieste sul territorio mafioso e le questioni sociali del Sud Italia. Questa esperienza gli ha permesso di affinare le sue doti di osservatore acuto e narratore di storie difficili, spesso ambientate in contesti difficili.
Successivamente, Barraco ha proseguito gli studi con un master in giornalismo a Milano, città che gli ha aperto le porte di collaborazioni con testate nazionali. Così, ha lavorato come freelance per vari giornali e riviste, contribuendo con articoli e reportage fotografici, e ha collaborato con La7, dove ha realizzato servizi video e approfondimenti tematici.
La sua formazione come fotogiornalista e video maker si è consolidata in questi anni, con un focus su editing e produzione indipendente: ha prodotto documentari autonomi su temi come i diritti umani, le migrazioni e le disuguaglianze sociali. Tra i suoi primi lavori, spiccano reportage su comunità emarginate in Sicilia e sull’impatto della criminalità organizzata sulla vita quotidiana.
Parallelamente, Barraco ha sviluppato un approccio multidisciplinare, integrando giornalismo con elementi di storytelling visivo. È iscritto all’Ordine dei Giornalisti e ha una solido background in comunicazione, che lo ha reso un professionista versatile.
La sua carriera si è evoluta verso produzioni televisive investigative, con la capacità di rendere accessibili narrazioni intricate attraverso: interviste dirette, immagini crude e montaggi dinamici. Inoltre, la passione per il racconto di diversi spaccati di umanità lo ha portato a viaggiare in contesti difficili, documentando realtà lontane, con sensibilità e rigore etico.
Il suo arrivo a Le Iene
L’arrivo a “Le Iene” non è stato casuale: dopo la gavetta locale e le collaborazioni con La7, Barraco è stato contattato dalla redazione per il suo profilo di giornalista “di strada”, capace di immergersi in realtà complesse senza filtri. Il giornalista dopo aver rifiutato, in precedenza, delle offerte simili per consolidare la sua indipendenza, ha accettato l’offerta considerando affine al suo stile il format del programma. Alla terza proposta ha ceduto entrando a far parte del team.
L’ingresso di Nicola Barraco nel team de “Le Iene” ha rappresentato un salto in avanti nella sua traiettoria professionale. Intorno al 2020, dopo anni di esperienza accumulata nel giornalismo indipendente e televisivo, è diventato uno degli inviati del programma ideato da Davide Parenti, in onda su Italia 1 dal 1997, Barraco è divenuto un inviato fisso.
Così, ha contribuito a rinnovare il format con servizi sul campo girati in prima persona, spesso in contesti internazionali ad alto rischio. Il suo debutto ufficiale come “Iena” è avvenuto nel dicembre 2020, con il reportage “La straordinaria rivoluzione dei diversamente influencer”. Qui ha raccontato le storie di giovani disabili che usano i social per combattere stereotipi e promuovere inclusione. Questo servizio ha evidenziato subito la sua capacità di intrecciare empatia e critica sociale. Uno stile, poi divenuto il suo marchio di fabbrica, che lo ha reso una delle voci più apprezzate del programma.
Da allora, Barraco ha realizzato diverse inchieste, collaborando spesso con colleghi come: Nicola Remisceg, Nina Palmieri e Riccardo Spagnoli. Tra i temi ricorrenti: lo sfruttamento nella fast fashion in India (2022 e 2023), la dipendenza dal crack a Palermo (2025), l’immigrazione come risorsa per l’Italia (2025). Inoltre, ha affrontato il tema degli errori giudiziari, nel caso di Beniamino Zuncheddu, e storie di resilienza come quella dell’attivista iraniana Maysoon Salah (assolta nel 2025).
In più, ha partecipato a spin-off come “Le Iene presentano: Inside” (2023), dedicato a temi come l’amore e le famiglie contro le malattie. Il suo operato, ha contribuito a rendere il programma una piattaforma per advocacy, come nel caso dei rifugiati palestinesi in Giordania (2024). La sua presenza ad “Inside”, ha rafforzato il ruolo della trasmissione, come voce critica sull’attualità, con servizi che hanno generato dibattiti pubblici ed interventi istituzionali.
La vita privata di Nicola Barraco
Le informazioni sulla vita privata di Nicola Barraco sono discrete e non ampiamente documentate pubblicamente. Un aspetto in linea con la scelta di mantenere un basso profilo personale, rispetto alla carriera professionale. Non risultano per questo dettagli specifici sulla sua situazione sentimentale.
Dove vive?
Nicola Barraco vive principalmente a Milano, dove ha stabilito la sua base professionale e personale già prima del 2020. La città meneghina gli ha permesso di accedere ad opportunità nel giornalismo televisivo, collaborazioni con La7 e l’ingresso nel team di “Le Iene“. Tuttavia, ha mantenuto forti legami con la sua Sicilia.
Curiosità su Nicola Barraco
– Il suo profilo su LinkedIn lo descrive anche come filmmaker ed editor, con progetti che spaziano dal documentario sociale al content creation per media digitali.
– La sua presenza su Instagram documenta il suo operato di inviato de “Le Iene”, con video riassuntivi dei suoi servizi.
– L’approccio di Barraco al racconto spazia dalla cronaca alla advocacy per la giustizia. Infatti, ha dedicato la sua vita a raccontare le storie di persone colpite da situazioni di crisi e di ingiustizia.
– In passato, ha anche lavorato come tennis coach, mettendo a disposizione il suo talento, per aiutare gli studenti a raggiungere i propri obiettivi. Nel 2015 ha fondato la NB Tennis Academy nella città di Marsala con “l’ambizioso progetto di portare almeno un giocatore dal mini-tennis al professionismo”. La sua passione per il tennis, praticato a livello agonistico amatoriale si è trasformata in un progetto educativo e sociale. In un’intervista datata 2022 ha fatto un paragone incisivo: “Sul campo da tennis, come in un’inchiesta, devi leggere l’avversario, anticipare, non mollare mai. È la stessa mentalità”.
– “Inside” ha rafforzato il ruolo di Barraco come narratore empatico, con un impatto che va oltre la TV. Molti dei suoi servizi hanno generato dibattiti ed interventi istituzionali. L’inviato ha firmato reportage su: errori giudiziari e giustizia; dipendenze e famiglie; immigrazione e società; sanità e diritti; conflitti internazionali
