Chi è Massimo Manni, l’ex allevatore che ha fondato il Santuario Capra Libera Tutti

Chi è Massimo Manni, l’ex allevatore che ha fondato il Santuario Capra Libera Tutti

Massimo Manni: la biografia, la carriera, la vita privata e tutte le curiosità sull’ex allevatore che difende i diritti degli animali.

Si può diventare paladini dei diritti degli animali pur avendo un passato da allevatori, venditori di animali all’interno di pet shop e addirittura di lavoratori nell’ambiente del circo? La risposta è sì, come insegna chiaramente la storia di Massimo Manni, il fondatore del Santuario Capra Libera Tutti. Scopriamo insieme alcune curiosità su di lui e sulla sua vita privata.

Massimo Manni: la biografia

Non abbiamo molte informazioni biografiche su Massimo Manni. Non sappiamo dove sia nato (probabilmente a Roma), né quale sia la sua data di nascita e il suo segno zodiacale. Non abbiamo nemmeno informazioni sulla sua famiglia, i suoi genitori ed eventuali fratelli e sorelle. Sappiamo però che fin da subito ha avuto una passione grande per gli animali, passione che lo ha portato a prendere decisioni lavorative sempre chiare e nette.

Mucche che brucano l’erba – www.donnaglamour.it

Massimo Manni: la carriera

La carriera lavorativa di Massimo comincia molto presto. A soli 13 anni la sua passione per gli animali lo porta a lavorare all’interno di un negozio di animali, un pet shop specializzato nella vendita di cani, gatti e tanti altri animali domestici.

Dotato di un talento evidente per le vendite, nel giro di pochi anni si dimostra uno dei venditori più abili. Il tutto, senza alcun problema di coscienza. Per lui, riuscire a vedere ogni giorno gli animali e a prendersene cura, a suo modo, era già la realizzazione di un desiderio.

Razze di cani – www.donnaglamour.it

Se gli animali domestici lo attirano, ancora più importante è la passione per quelli meno comuni nelle nostre case. Così, dopo qualche tempo sceglie di lavorare al circo, e pur senza esperienze sul campo, riesce a entrarci. In questo periodo tocca con mano, per la prima volta, cosa sia la cattività. La sua prospettiva sui diritti animali è però ancora lontana dal cambiare.

Non a caso, dopo qualche tempo sceglie di mettersi in proprio per passare all’allevamento. Compra così una grande casa in campagna a Nerola, non lontano da Roma, la ristruttura e ci si trasferisce, investendo molto anche nell’acquisto di animali da far riprodurre.

Un lavoro che gli regala grandi soddisfazioni personali, e lo spinge a diventare addirittura una sorta di creatore, sperimentando con loro per cercare di creare nuove razze, in particolare di pecore. Specializzatosi anche nella vendita di gatti persiani e coniglietti nani, comincia il proprio percorso di cambiamento di prospettiva proprio in questa fase di grande successo.

conigli nani – www.donnaglamour.it

Un disagio che si trasforma in un vero e proprio malessere un giorno in cui, chiusa la vendita di due agnelli non ancora del tutto svezzati, assiste a una scena incredibile: le pecore iniziano a piangere e urlare davanti a casa sua, come a voler protestare con lui per avergli strappato i figli.

A quel punto, preso coscienza di quanto fatto, decide di riacquistare gli agnelli venduti al doppio del prezzo. Cambia quindi totalmente la visione della sua azienda, trasformandola da allevamento in rifugio. Nasce così il Santuario Capra Libera Tutti, un rifugio che ospita più di 500 animali salvati da una fine tragica.

Al di là di questi aspetti relativi alla sua carriera, che lo ha portato tra l’altro a essere più volte intervistato anche da diverse trasmissioni televisive, non conosciamo molto altro sul suo lavoro. Non sappiamo quali siano i suoi guadagni attuali e il suo patrimonio.

La vita privata

Non sappiamo se Massimo sia sposato e abbia dei figli. Sappiamo che vive ormai da tanti anni a Nerola, all’interno della struttura che lui stesso ha fondato.

6 curiosità su Massimo Manni

– Il nome del suo santuario gli è stato ispirato dall’incontro con Thomas. Chi era costui? Un capretto con cui ha stabilito un legame fortissimo nel periodo in cui ha scelto di dire basta con l’allevamento.

– Uno dei suoi migliori amici all’interno del santuario è stato Bruno, un toro liberato grazie all’aiuto di alcuni volontari e trasformatosi in uno dei simboli del santuario fino al momento della sua morte, avvenuta per cause naturali.

– Ha pubblicato un libro, Parola agli animali.

– Dopo aver scelto di trasformare il suo allevamento in un santuario, Massimo ha adottato naturalmente anche una dieta vegana. Nonostante inizialmente non provasse simpatia per i vegani, ha infatti compreso che non poteva più mangiare alimenti che provenissero da quelle stesse vite che aveva deciso di salvare.

– Si ritiene un difensore della non-violenza e ha sempre invitato tutti gli animalisti che lavorano con lui ogni giorno a non vedere negli allevatori un nemico. Non è detto che un allevatore sia infatti una persona crudele, ma probabilmente solo una persona che fa un lavoro per tirare a campare, e che farebbe anche altro se gli dessero la stessa remunerazione.

– Sui social network ha un account ha un profilo su Facebook e un account su Instagram e TikTok, questi ultimi dedicati al Santuario.