Gong Yoo è un attore sudcoreano di grande fama, che ha cominciato ad attirare parecchia attenzione su di sé pure nei confini europei.

Il fisico scultoreo (alto 1.84 m, ex campione di nuoto giovanile) è stato un passe-partout a inizio carriera. Poi, però, Gong Yoo ha maturato talento, dando prova, nel corso delle varie apparizioni su piccolo e grande schermo, di detenerne in abbondanza. Tra gli interpreti più quotati in Corea del Sud e Asia, vanta diversi ruoli importanti, per una carriera in costante ascesa. E, date le recenti produzioni, il suo volto suona oggi familiare anche nei Paesi europei, Italia compresa. Andiamo, dunque, a scoprirne la carriera e la vita privata.

Gong Yoo: la biografia

Gong Yoo (vero nome Gong Ji-chul) nasce il 10 luglio 1979, sotto il segno del Cancro, a Busan, in Corea del Sud. Laureatosi in teatro presso l’Università Kyung Hee, nel 2000 debutta nel mondo dello spettacolo come vj su Mnet e da attore nella serie School 4 (2001). Successivamente, ricopre ruoli secondari sia in teatro che al cinema. Inoltre, conduce il programma musicale Music Camp nel 2004. L’anno seguente, nel drama Biscuit Teacher and Star Candy, ottiene la prima parte da protagonista, un liceale bullo con un background familiare terribile e una cotta per la sua insegnante.

Dopo il soap-operistco One Fine Day (Eoneu Meotjin Nal), gira il serial romantico Coffee Prince: nei panni di uno scontroso e viziato rampollo di una ricca famiglia, a cui viene affidata la gestione di un bar, perde la testa per una cameriera che crede un ragazzo. La popolarità dello show non solo lo aiuta a consolidarsi, ma gli permette pure di entrare nello star system coreano “esportato” all’estero (Hallyu).

Il 14 gennaio 2008 si arruola per il servizio di leva obbligatorio, che termina l’8 dicembre 2009. In questo periodo svolge 8 mesi in prima linea a Cheorwon, per poi venire trasferito alla Defense Media Agency, reclutato nel dipartimento di pubbliche relazioni e da dj per la stazione radio dell’esercito. Una volta dimesso, ritorna in scena nella commedia romantica Finding Mr. Destiny (Kim Jong-wook chatgi), discretamente accolta al botteghino.

In segno di riconoscenza, per l’attività di pubbliche relazioni svolta durante la leva, la scrittrice Gong Ji-young gli “regala”  una parte in Silenced, adattamento teatrale del romanzo Dogani. Alla sua uscita, il 22 settembre 2011, l’opera suscita indignazione pubblica. Ciò porta a una riapertura dell’inchiesta sugli episodi di pedofilia che fanno da spunto al romanzo e il film. La richiesta di riforma legislativa raggiunge l’Assemblea nazionale, spingendo verso un disegno di legge atto a condannare i crimini sessuali contro minori e persone affette da disabilità. La cd. legge Dogani trova approvazione al termine dell’ottobre 2011.

Gong Yoo è un teenager che si risveglia nel corpo di un medico spocchioso in Big, commedia romantica scritta dalle sorelle Hong. Malgrado riscuota inizialmente una buona accoglienza, in una seconda fase subisce dure critiche per il finale, considerato troppo aperto.

Nel 2013, a due anni dall’ultima occasione, riappare sul grande schermo, in The Suspect (Yong-uija). Qui impersona una spia nordamericana d’elite che diserta, poiché tradita dal proprio Stato. A novembre viene nominato rappresentante speciale del Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (UNICEF) in Corea, nella giornata del 24° anniversario dall’emanazione della Convenzione sui diritti del fanciullo. La responsabilità conferita gli consente di visitare i Paesi di ogni parte del mondo per sensibilizzare sulla situazione dei bambini nelle aree sottosviluppate.

Il 7 luglio 2014 assume la carica di ambasciatore del National Tax Service, finendo coinvolto in campagne volte a promuovere il pagamento delle imposte. Un nuovo picco lo tocca nel 2016, inaugurato dal melodrammatico A Man and a Woman (Namgwa Yeo), insieme all’acclamata collega Jeon Do-yeon. Lavora successivamente Train to Busan (Busanhaeng): presentato al Festival di Cannes, lo zombie movie supera gli 11 milioni di affluenza nei confini sudcoreani. Gong Yoo ontribuisce peraltro al riscontro particolarmente positivo de L’impero delle ombre, che sfonda il muro dei 6 milioni di spettatori, in appena due settimane.

A livello televisivo, rifà capolino nel dramma fantasy Goblin di Kim Eun-sook, sotto le sembianze del dokkaebi, una divinità condannata all’immortalità, che dà il nome alla rappresentazione. La performance gli vale il premio di miglior attore agli Baeksang Arts Awards e lo consacra a sogno romantico delle teenager d’Oriente, al punto da indurre una giornalista del CNN a chiedergli se si reputa un bravo baciatore. Le eccessive attenzioni lo persuadono a prendersi una momentanea pausa dai riflettori.

Nel 2018 veste i panni del marito della protagonista (Jung Yu-Mi) in Kim-Ji Young: Born 1982 (82 Nyeonsaeng Gim Jiyeong). Kim-Tae Young lo scrittura in Wonderland, in un cast che annovera pure la stella cinese Tang Wei. Per l’action-thriller fantascientifico Seobok di Lee Yong-ju affianca Park Bo-gum: incarna un ex agente dei servizi segreti chiamato a inseguire il primo clone umano per scoprire il segreto della vita eterna. In Squid Game ha un cameo incisivo: un reclutatore in giacca e cravatta di contendenti ai letali giochi del k-drama, che, implacabilmente, schiaffeggia gli sconfitti.

Gong Yoo: la vita privata

Presente su Instagram, Gong Yoo abita sulla splendida isola di Jeju e risulta ufficialmente single. In passato diede parecchio materiale alla cronaca mondana per via della frequentazione con l’attrice sudcoreana Im Soo-Jung. Ha un patrimonio pari a sette milioni di dollari (dati aggiornati al 2021).

7 curiosità su Gong Yoo

– Il nome d’arte è formato dai cognomi dei genitori.

– È spesso ospite alle sfilate parigine e alle apertura dei flag store di Louis Vuitton.

– Ha due gatti.

– Appartiene alla 79esima generazione di discendenti del filosofo Confucio.

– Ama cucinare e andare in palestra.

– Tifa per i Golden State Warriors, franchigia militante in NBA. Il giocatore preferito? Stephen Curry.

– La sua donna ideale è assertiva.

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